Una morte assurda, inspiegabile, a soli 19 anni. E che secondo i genitori di Samantha Jenkins è legata a una brutta abitudine che la ragazza aveva e che potrebbe esserle costata la vita: quella di masticare in maniera compulsiva chewing gum. A raccontare l’accaduto sulle pagine del Sun è Maria Morgan, la madre, originaria del Carmarthenshire, nel sud del Galles. “Samantha aveva sempre una gomma da masticare in bocca. Quello che non sapeva è che questo vizio l’avrebbe uccisa lentamente”. Samantha, che li amici chiamavano semplicemente Sam, è improvvisamente svenuta mentre si trovava in casa, dopo aver accusato forti dolori allo stomaco. I genitori l’hanno trovata a terra, in preda alle convulsioni. Tre giorni dopo, il drammatico decesso avvenuto in ospedale, poche ore prima del suo ventesimo compleanno. (Continua a leggere dopo la foto)
La ragazza è scomparsa nel 2011 e soltanto dopo tanti anni i parenti sono riusciti a capire le dinamiche della sua morte: a uccidere Samantha è stata l’anossia cerebrale, mancanza di ossigeno alle cellule cerebrali che muoiono nel giro di 4-5 minuti. Ma secondo il dottor Griffiths, che si è occupato dell’autopsia, l’effetto lassativo delle gomme da masticare potrebbe aver giocato un ruolo fondamentale.
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“Ho dovuto stringere mia figlia tra le braccia – conclude la madre – e pochi giorni dopo ho visto spegnere i macchinari che la tenevano ancora in vita. Una tragedia che non può essere spiegata con le sole parole”. La donna sta ora cercando di diffondere la storia di Sam per evitare che altre ragazze seguano il suo esempio, anche se recenti studi effettuati dalla Food Standards Agency sembrano negare che i chewing gum possano essere pericolosi per la salute.