Aggiungi un posto a tavola, che c’è un bambino in più. Melissa e Scott Groves non devono avere problemi di spazio in sala da pranzo, o comunque hanno deciso di passare sopra a questo e altri ostacoli molto più seri per essere pienamente genitori e non dividere i loro nove figli. Ma andiamo con ordine. Tutto inizia nel 2003 quando Melissa, già madre di una bambina, sposa Scott. Decidono di allargare la famiglia ma non riescono a procreare e così pensano decidono di adottare un bambino. (continua dopo la foto)
L’occasione di diventare insieme mamma e papà arriva con l’affidamento di Noah, 3 anni e suo fratello Chase, 22 mesi, che in breve si trasforma in un’adozione. Dopo poche settimane i servizi sociali li informano che anche un fratellino di Noah e Chase, appena nato, cerca accoglienza. “Potevo negare ai miei figli e a lui la possibilità di stare insieme?” racconta Melissa, e così in casa arriva anche Baby Garret. Undici mesi dopo, nuova telefonata: c’è un altro fratellino, tra l’altro esposto alle droghe durante la gravidanza e nato con il labbro leporino. Che fare? Anche Hayden entra in famiglia. (continua dopo la foto)
Passano gli anni, e la madre biologica di quei bambini porta a termine altre gravidanze. Così, sempre per mantenere i fratellini uniti, ai Groves si uniscono anche Ashton, Curran. Bryer e Zayn, quest’ultimo nato prematuro, anche lui esposto alle droghe e affetto dalla sindrome di Down. “L’adozione – dice oggi Melissa – all’inizio era solo un modo per avere un figlio quando era biologicamente impossibile. Poi però è diventata molto di più. Ci ha aperto gli occhi, ha allargato gli orizzonti della nostra famiglia, ha arricchito le nostre vite e ci portato tantissimo amore e gioia”.