In un periodo di attentati e allarmi come questo, i governi di mezzo mondo hanno intimato ai propri cittadini di non lasciare le proprie valigie incustodite in luoghi pubblici come stazioni e aeroporti. Ogni valigia lasciata incustodita genera il panico generale: continui allarmi vengono lanciati a causa di pacchi sospetti. Allarmi che, fino ad ora, sono tutti puntualmente rientrati e nonostante il panico generale creato, nessun attentato è stato causato dal ritrovamento di pacchi sospetti o valigie.
Quello che sta capitando nella provincia di Bologna, supera però il piano della sicurezza e degli attentati, ed entra nel piano dei misteri.
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Una settimana fa è stata ritrovata sul binario della stazione di Alto Reno una valigia dall’aspetto e dal contenuto quanto mai singolare.
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A notarla è stato il capotreno in servizio nella stazione, che dopo averla osservata, si è chiesto da che epoca venisse quella valigia. Infatti il bagaglio è di fattura anni ’60, così come il vestiario contenuto all’interno. All’interno erano presenti vestiti da bambina in pieno stile anni ’60, perfettamente conservati, imbustati e contenuti nella valigia. Il ritrovamento è diventato subito il caso del momento e le foto della valigia sono diventate virali sul web.
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Alcuni giornali locali hanno anche scritto del ritrovamento e in molti hanno lanciato un appello, per capire chi sia davvero il proprietario della valigia e per capire se questa sia una bufala, una trovata pubblicitaria o un inaspettato ritorno dal passato. Ancora nessuno ha reclamato la misteriosa valigia e persino le forze dell’ordine si sono volute lanciare nella ricerca del proprietario. La polizia di stato infatti ha lanciato un appello sul profilo Facebook de “L’agente Lisa”, nella speranza di fare chiarezza riguardo la storia che sta facendo appassionare tutti i bolognesi.