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“Hanno ucciso il mio amore”. Muore per un errore assurdo in ospedale: la denuncia del compagno di una vita, separati dalla morte dopo 60 anni

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Sheila Thurlow morta per un fatale errore in ospedale

Doveva essere una procedura semplice: una flebo inserita nella colonna vertebrale per somministrare farmaci e alleviare il dolore, ma con il passare delle ore, la famiglia di Sheila Thurlow si è preoccupata perché non ha ricevuto notizie dall’ospedale. Ben presto hanno scoperto che qualcosa era andato terribilmente storto: all’85enne era stata somministrata una dose di morfina 1.000 volte superiore a quella prevista e per lei non c’è stato niente da fare.

“Mi manca terribilmente. È stato un grande choc“, dice il marito Raymond. Sheila è stata ricoverata al North West Private Hospital (NWPH) di Ramsay Health Care a Brisbane nel giugno 2022, soffrendo di forti dolori causati da un cancro metastatico. Il suo medico le ha consigliato l’inserimento di una pompa per il dolore presso il NWPH nella speranza che le avrebbe offerto una migliore qualità di vita.

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Sheila Thurlow morta per un fatale errore in ospedale


Sheila Thurlow morta per un fatale errore in ospedale

Sabato mattina, verso le 6.30, Raymond ha accompagnato la moglie all’ospedale e le ha detto che l’avrebbe rivista presto. “Ho lasciato l’ospedale pensando che tutto questo sarebbe finito abbastanza presto, che non avrebbero voluto che me ne stessi lì seduto. Ma ore dopo ho chiamato l’ospedale e… il dottore ha detto che la procedura non era andata a buon fine”, racconta Raymond. Corso all’ospedale, ha raccontato tutto ai figli Dominic, Theresa e Maria.

Sheila Thurlow morta per un fatale errore in ospedale

La figlia maggiore di Raymond, Theresa, ha fatto del suo meglio per raggiungere l’ospedale, ma il viaggio di ritorno è stato lungo e la donna non ha mai avuto la possibilità di salutare la madre. “È stata una tragedia per tutti noi”, afferma Raymond. “Eravamo con Sheila, le tenevamo la mano… e non potevamo credere a ciò che stava accadendo davanti ai nostri occhi”, ha raccontato ancora. La famiglia ha spiegato che il personale dell’ospedale ha detto loro che se Sheila fosse riuscita ad arrivare fino alle 22:00 di quella sera, probabilmente sarebbe sopravvissuta.

È curata con il naloxone, un farmaco anti-overdose, ma le sue condizioni sono peggiorate.La mattina dopo la famiglia è stata chiamata in ospedale per comunicare il decesso della donna. “È molto difficile capire come tutto questo sia potuto accadere”, afferma Raymond. Nel rapporto si afferma che la pompa è stata inserita “senza alcun problema” e che avrebbero dovuto essere somministrati 100 microgrammi (mcg) di morfina come blocco spinale. “Un esame delle sue cartelle cliniche ha indicato che in realtà le erano stati somministrati 100 mg di morfina (1000 volte in più rispetto alla dose prevista).” Ora la famiglia chiede giustizia.


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