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“È morto. Dopo una lunga battaglia, il brutto male se l’è portato via a soli 7 anni”. Con la sua grinta aveva conquistato tutti, diventando un esempio di coraggio. Le sue foto e il suo ‘ultimo desiderio’ avevano fatto commuovere il web

  • Storie

 

Una vicenda che tocca il cuore e al tempo stesso fa sorridere di un’amara gioia. Filip Kwasny era un bambino di 7 anni malato terminale, nel settembre del 2015 gli era stata diagnosticata la leucemia. Il piccolo ha lottato con tutte le sue forze, ma si è spento nei giorni scorsi al Great Ormond Street Hospital di Londra, dove viveva da ormai un anno. Nonostante le numerose terapie alle quali si è sottoposto in tutto questo tempo, il male era infine arrivato agli organi vitali, tanto che nell’ultimo periodo il bimbo era stato sottoponendo a cure palliative. Ma Filip aveva un ultimo desiderio e nell’ultimo periodo della sua breve vita aveva fatto di tutto per realizzarlo: voleva essere sepolto a fianco alla mamma, così che lei potesse “prendersi cura di lui dal cielo”. La sua fine è arrivata venerdì mattina e così ha potuto raggiungere la mamma Agnieszka, morta a 33 anni nel 2011 per un cancro. Per poter esaudire il desiderio del figlio , il padre, Piotr Kwasny, 40enne di Colchester, aveva chiesto aiuto ai social network, avviando una campagna di crowdfunding per raccogliere il denaro sufficiente per portare il corpo dall’Inghilterra in Polonia, dove si trova quello della madre. (Continua a leggere dopo la foto)


Con grandissima sorpresa di tutti, la gara di solidarietà è stata incredibilmente redditizia. Infatti, la soglia richiesta è stata ampiamente superata:  sono state donate più di 41mila sterline (oltre 47mila euro) a fronte di una richiesta di 6.5000 sterline. “Il mio bambino è ormai andato, ci sarà per sempre un vuoto accanto a me e nel mio cuore; ma non sarà mai dimenticato e sarà sempre amato. Ho davvero apprezzato tutto il supporto da parte vostra e da JustGiving. Così Filip potrà vedere realizzato il suo desiderio di riposare accanto alla madre” ha detto Piotr. (Continua a leggere dopo le foto)

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“Mio figlio –  ha aggiunto Piotr – diceva che io sono l’angelo che si prende cura di lui qui sulla terra, mentre la mamma si prenderà cura di lui quando sarà in Paradiso”. L’uomo, che è a sua volta malato, non è in grado di lavorare, a causa di una grave disabilità, e non sarebbe mai riuscito a pagare le spese del funerale e soprattutto del trasporto del corpo in un altro Paese. Né tanto meno sarebbe riuscito a pagare il viaggio agli altri fratelli del piccolo in Polonia. Ora, però, grazie alla solidarietà della Rete tutto ciò sarà possibile.

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