Vince due milioni di euro con un Gratta e vinci e il sogno di diventare ricco, per un uomo di Carpi, diventa un incubo. Quando ha grattato il biglietto si è accorto di aver vinto 50 euro. Il negoziante a cui si è rivolto per riscuotere la piccola vincita gli ha però detto di grattare meglio perché la macchinetta non riconosceva il tagliando. Di lì la sorpresa: due milioni. Dà avio all’iter per la riscossione del premio ma dalla commissione delle Lotterie nazionali arriva la doccia gelata: il suo biglietto sarebbe contraffatto. Incarica un avvocato che eccepisce il fatto che quel biglietto era semplicemente stropicciato, perché il suo cliente lo aveva piegato. Ma niente, non la spuntano.
Poi la beffa: l’uomo ha anche dovuto subire la minaccia di querela da parte di Lotterie nazionali. A quel punto la contromossa del suo avvocato: “Ho richiesto alla Procura di Roma di poter vedere il verbale della commissione – ha detto l’avvocato al Resto del Carlino – così potremo capire la contestazione e sapere contro chi avviare un eventuale procedimento civile per riscuotere il denaro”.
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