Immaginate di dovervi sposare, arrivare nella location dell’evento e non trovare niente o nessuno. È quello che è successo a questi due allora fidanzati, oggi sposi, di Siracusa. La coppia di 33 anni, rea di non aver mai chiesto informazioni dopo la conferma, voleva sposarsi a Stupinigi. La data era stata fissata per il 6 luglio scorso dopo un sopralluogo. I due per motivi di studio e poi di lavoro, avevano dato la notizia alla famiglia per permettere a tutti i parenti di acquistare i biglietti dell’aereo. Si erano immaginati una bella cerimonia in un podere poco lontano dalla Palazzina di Caccia.
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Ma quel portone è rimasto chiuso tutto il tempo. Sono gli stessi a raccontare tutto al Corriere della Sera. “Nessuno dell’associazione ‘Stupinigi è’, che gestisce la location, si è presentato – hanno raccontato i due sposi -. Stupinigi è il nostro posto del cuore, abbiamo iniziato le procedure a dicembre e fissato la data. Ad aprile siamo andati a visitare il podere, abbiamo precisato che non ci interessavano addobbi floreali e confermato l’appuntamento per il 6 luglio”.
Coppia di sposi trova la location chiusa a Stupinigi
“Avevamo ricevuto una conferma via e-mail e non avevamo altri motivi per contattare l’associazione che peraltro non ci ha mai cercato. Abbiamo pagato il bollettino di 500 euro al Comune di Nichelino che ci ha confermato la presenza di un rappresentate dell’Amministrazione”. Arriva il giorno, il 6 luglio arriva sul posto la vicesindaca Carmen Bonino con la fascia tricolore. “La cerimonia l’abbiamo celebrata, ovviamente in ritardo, nella sala del Consiglio a Nichelino”.
E ancora: “Mi sono scusata con gli sposi, due belle persone, che ovviamente riceveranno il rimborso della quota” ha spiegato Bonino. “C’è stato un grave disguido non imputabile a noi, faremo in modo che non accada mai più”. L’associazione “Stupinigi è” da la colpa agli sposi: “Non si sono fatti più sentire”.
Gli “sposi però non ci stanno: “Ci sono arrivate delle scuse via email, ma nessun’altra spiegazione. Questa cosa ci dispiace molto. Tutti possono sbagliare, basterebbe ammetterlo”. Il presidente dell’associazione, Ernesto Bertola, ha “poi spiegato: 2Ci saremmo aspettati che gli sposi si facessero sentire per i preparativi, noi del resto ci limitiamo ad affittare la sede – ha specificato Bertola -. Abbiamo pensato che avessero cambiato idea, ma in ogni caso ci siamo scusati”.
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