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“Avvelenato e picchiato”. Muore a 6 anni dopo vere torture: la scoperta choc su padre e compagna

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Avvelenato col sale, picchiato e filmato nelle sue ultime ore di vita. Questo il terribile calvario di Arthur Labinjo-Hughes, 6 anni, morto nella casa in cui abitava insieme al padre Thomas Hughes e la sua matrigna Emma Tustin, 32 anni. Il bambino è trovato senza vita lo scorso anno con una “lesione cerebrale irreversibile” nella sua casa di Solihull, borgo metropolitano della contea delle West Midlands, in Inghilterra.

Con l’accusa di omicidio sono finiti a processo il padre e la sua fidanzata. Durante il processo, ai giurati della Coventry Crown Court sono state trasmesse alcune clip in cui si sentono le richieste di aiuto di Arthur Labinjo-Hughes, costretto a subire continue sevizie da parte della donna.

Arthur Labinjo-Hughes morto matrigna abusi


Nei messaggi inviati dalla 32enne al fidanzato le frasi orribili pronunciate al bambino: “Figlio del diavolo”, “Piccola mer**”, “Lo butto nella spazzatura”, “Deve stare fermo, non deve muovere un muscolo”. Entrambi negano di aver ucciso Arthur, che è svenuto a casa della donna il 16 giugno dello scorso anno, poi ricoverato al Birmingham Children’s Hospital con un grave trauma cranico, dove è morto il giorno seguente.

Arthur Labinjo-Hughes morto matrigna abusi

Nei mesi precedenti il bimbo sarebbe stato segregato e isolato fino a 14 ore al giorno e per la maggior parte del tempo era costretto a rimanere seduto in giardino, immobile, senza acqua né cibo. Il giorno dell’incidente la 32enne ha chiamato il numero delle emergenze per una caduta dalle scale, ma dai controlli i medici hanno subito capito che quelle ferite erano compatibili a “percosse contro un oggetto duro”.

Sul cellulare della donna è stata trovata una foto del bambino agonizzante scattata 12 minuti prima della chiamata ai soccorsi. Arthur era stato affidato alpadre dopo che sua madre, Olivia Labinjo-Halcrow, era stata accusata di aver ucciso il suo nuovo partner, Gary Cunningham, nel febbraio 2019.


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