Amira Jendli ha 20 anni. Quando ne aveva 15 sognava di fare la modella, per questo ha iniziato a fare una dieta con l’obiettivo di perdere qualche chilo. Nel giro di poco tempo, la sua ‘’dieta’’ si era trasformata in un’ossessione dal nome spaventoso: anoressia. Nel periodo peggiore della sua malattia, la ragazza ingeriva solo 500 calorie al giorno. Già da tempo aveva abolito i carboidrati dalla sua alimentazione. Ma questa non è la cosa peggiore: Amira aveva anche smesso di bere. Aveva paura che l’acqua la facesse ingrassare. Sì, l’anoressia è così: fa perdere la testa. L’anoressia si impossessa della tua testa e tu non hai altra scelta che ubbidire.
Ben presto Amira arriva a pesare 31 chili e ha le sembianze di uno scheletro.
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Mentre l’anoressia la divora, nella vita di Amira succede anche qualcosa di bello: la ragazza di appassiona alle arti marziali che, nella sua storia, hanno un ruolo determinante.
‘’All’inizio della mia ‘dieta’, cercavo soltanto di raggiungere il peso forma – ha spiegato al Sun – ma più dimagrivo, più volevo dimagrire, ero fiera di ciò che ero riuscita a ottenere”. La soddisfazione, dopo poco, lascia il posto ad altro: ‘’Sono arrivata al punto che il cibo mi faceva paura”. Insieme a questa paura, iniziano altri problemi: in particolare la depressione e il cattivo umore perenne. A questo punto i genitori di Amira prendono in mano la situazione e costringono la ragazza a farsi vedere da un medico.
La ragazza all’inizio si rifiuta ma suo padre le intima che, se non si farà visitare da uno specialista, smetterà di pagarle le rate della palestra. ‘’Ho temuto che accadesse veramente: non avrei mai potuto permetterlo: le arti marziali erano l’unica cosa che mi dava la voglia di vivere’’. Per questo la ragazza si è convinta.
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La situazione finalmente si è stabilizzata: ‘’Ho imparato a mangiare in modo intuitivo: ormai so capire quando ho fame e quando non ne ho e riesco a essere equilibrata”.
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