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“È disgustoso”. Julio Velasco furioso, è successo dopo la medaglia di bronzo nel fioretto. Non ha potuto tacere

  • Sport

L’Italia femminile del fioretto a squadre ha conquistato la medaglia di bronzo alle Olmpiadii Tokyo 2020. Le azzurre Alice Volpi, Arianna Errigo, Martina Batini, Erica Cipressa, si sono imposte sugli Stati Uniti per 45-23. Un successo che vale la 19esima medaglia italiana a questa edizione dei Giochi, la quinta della scherma.  Un successo che non è bastato per cancellare le delusioni degli schermidori, dai quali ci si aspettava di più.

Subito dopo il successo sono arrivate le parole di Elisa Di Francisca. Le dichiarazioni rilasciate dall’olimpionica all’Adnkronos sulle mancate gioie olimpiche del fioretto femminile hanno scatenato un vespaio: “Cipressa non è all’altezza per essere il c.t. del fioretto – ha detto -. Lo dicono i risultati. Serve una personalità più forte. Alle Olimpiadi Londra con Cerioni come c.t. prendemmo tre ori e 5 medaglie. Io non so se Stefano sia disponibile a tornare, ma lui sarebbe il più indicato a ricoprire quel ruolo”.

elisa di francisca


Poi la campionessa di Londra 2012 e argento a Rio cinque anni fa, ha inferto la sua stoccata ad Arianna Errigo.”Forse l’ultimo assalto in semifinale avrebbe dovuto farlo Alice Volpi – ha dichiarato -. Arianna Errigo è fortissima sia fisicamente che tecnicamente ma soffre le gare importanti, soprattutto le Olimpiadi. Lo abbiamo visto ai Giochi di Rio e anche qui a Tokyo: è un peccato perché oggi le altre ragazze hanno tirato bene e invece Arianna, che dovrebbe essere la punta della squadra è mancata nel momento decisivo”.

elisa di francisca

Julio Velasco, ex c.t. dell’Italvolley ha criticato duramente Elisa di Francisca per le sue parole: “Queste dichiarazioni sono disgustose. Il problema non è se ha ragione o non ha ragione, se quell’atleta ha problemi nei momenti decisivi o no, è disgustoso il momento, i tempi, e parlare così di una collega e di un allenatore gratuitamente”.

elisa di francisca

E ancora: “Sembra che adesso cercare di essere buoni è un difetto. L’educazione si basa sul reprimere cose che fanno male agli altri o che non fanno bene alla comunità. E questo, sicuramente, non fa bene alla scherma, non fa bene allo sport. Possiamo criticare ma questo è un attacco frontale. Poi in un momento in cui stanno soffrendo vai a mettere il dito nella piaga, proprio tu, che hai fatto quell’attività e sai cosa si prova”.

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