È morto in diretta Facebook Armin Schmieder, 28 anni, base jumper italiano di Merano precipitato durante un volo con la tuta alare nel Canton Berna. Prima di saltare nel vuoto, stando a quanto raccontato dalla testata svizzera Blick, avrebbe impugnato per l’ultima volta il suo smartphone e avviato il collegamento, dicendo davanti alla fotocamera: “Oggi si vola con me”. A quel punto ha messo il telefono in tasca e non si è visto più nulla.
Soltanto rumori, un urlo, poi il silenzio, seguito dal suono dei campanacci di alcuni bovini al pascolo nella zona.
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Gli spettatori si erano subito allarmati, capendo che qualcosa era probabilmente andato storto. Poche ore di angosciante attesa, poi ecco arrivare la drammatica conferma da parte dei soccorritori: Armin si era schiantato, morendo sul colpo. Una tragedia incredibile, l’ennesima di un base jamper italiano sulle Alpi in pochi giorni.
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Armin si era lanciato nel vuoto da una montagna alta 2.279 metri, l’Alpschelehubel, 50 chilometri a sud di Berna. Poco dopo il salto, per cause non ancora accertate, ha avuto delle difficoltà e si è schiantato al suolo. I soccorritori giunti sul posto in elicottero non hanno potuto che constatare il decesso.
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Il 17 agosto a Lauterbrunnen (Svizzera), a poco più di 50 chilometri da Kandersteg, aveva perso la vita Uli Emanuele, 29enne altoatesino finito contro una parete di roccia. Durante un lancio a Chamonix (Francia) il 22 agosto era morto l’italo-norvegese Alexander Polli (31), che si era schiantato contro un albero. Entrambi con i loro video di lanci erano diventati star del web.