Mary-Sophie Harvey denuncia uno stupro durante i mondiali di nuoto. La famosa sportiva canadese lo afferma pubblicamente: “Ai Mondiali di Budapest sono stata drogata. Ci ho pensato un po’ se avrei dovuto o non avrei dovuto fare un post. Ma sono sempre stata sincera con tutti voi e queste situazioni purtroppo succedono troppe volte per farmi restare in silenzio”. La Harvey denuncia in fato su Instagram, puntando il dito verso l’ultima serata dei Mondiali a Budapest.
Da quello che racconta l’atleta, durante i festeggiamenti aveva solo bevuto un drink, in cui qualcuno probabilmente ha versato delle sostanze stupefacenti. Mary-Sophie Harvey denuncia uno stupro durante i mondiali di nuoto e afferma: “Non ho capito subito cos’era successo, ricordo solo di essermi svegliata completamente confusa. Accanto al mio letto c’erano il mio team manager e il medico. Ricordo solo di aver festeggiato in modo responsabile, perché ero pronta ad allenarmi al massimo per il mio prossimo obiettivo, i Giochi del Commonwealth. Poi non ricordo più nulla”.
Mary-Sophie Harvey denuncia uno stupro durante i mondiali di nuoto
E ancora: “Ho questo buco di quattro-sei ore in cui non ricordo assolutamente nulla. Ma ho anche avuto l’esperienza del giudizio altrui e l’unica cosa che posso dire è che non mi sono mai vergognata così tanto. Il giorno dopo sono tornata a casa e ho cenato con la mia famiglia. Mia madre mi ha visto e ha detto: ‘Sembri diversa’. Anche se lei non sapeva, anch’io mi sentivo così”.
Mary-Sophie Harvey denuncia uno stupro durante i mondiali di nuoto e racconta: “Mi sono sentita, e mi sento ancora, come se il corpo in cui vivo non fosse il mio. Tornando a casa, ho scoperto di avere decine di lividi. Alcuni amici che erano con me a Budapest mi hanno detto che avevo perso i sensi e che avevano dovuto badare a me. Ho capito perché, ma non mi ha fatto stare meglio. Ce ne sono diversi altri, ma non mi sento a mio agio nel mostrarveli”.
Mary-Sophie Harvey denuncia uno stupro durante i mondiali di nuoto e conclude: “Ho chiamato un mio carissimo amico, figlio di una dottoressa, per avere qualche indicazione. Sono finita in ospedale, assistita da medici e psicologi. Mi hanno sottoposto ai migliori test e alle migliori cure, dicendomi che sono cose che accadono più spesso di quanto si pensi, e che sono stata fortunata a mio modo. Perché ho avuto ‘solo’ una distorsione costale e una lieve commozione cerebrale”.
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