È la vittoria della programmazione. La vittoria della razionalità e dell’impegno. La vittoria del lavoro duro. La Germania dopo 24 anni è sul tetto del mondo. Lo avevano detto: il nostro obiettivo “minimo” è arrivare a Rio. Lo avevano detto e lo hanno fatto. Per la prima volta nella storia una squadra europea vince in Sudamerica. È la vittoria di una gestione del sistema calcio fondato sui giovani: non è un caso se a segnare è stato un ventiduenne. Un campionato, quello tedesco, con pochi stranieri (al contrario di quello italiano) e tanti giocatori che arrivano dalle scuole calcio. L’eterna seconda è diventata prima. Per volontà e capacità. Non per fortuna.