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“Kiricocho!”. Italia-Inghilterra, l’urlo di Chiellini prima del rigore decisivo parato da Donnarumma. Cosa significa

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Giorgio Chiellini è uno che crede nei corsi e nei ricorsi storici. Almeno così sembra. Lo ha dimostrato nella notte di Wembley poco prima del trionfo europea poco prima che Gigio Donnarumma parasse l’ultimo rigore. Una vittoria sofferta, sudata e voluta, analizzata a freddo dal ct Roberto Mancini. “Abbiamo meritato la vittoria, il gol a freddo subito da Gigio Donnarumma ci ha creato problemi nei primi 15 minuti. Poi abbiamo preso la partita in mano, avremmo meritato di chiuderla prima. Siamo felici per tutti gli italiani, per quelli che vivono all’estero e per chi è in Italia”.


“Abbiamo regalato un mese bellissimo, abbiamo fatto qualcosa di cui non ci rendiamo conto. Siamo felicissimi per la gente, che meritava questa gioia dopo un periodo difficilissimo”, dice Mancini. “Provo l’emozione dopo aver fatto una cosa incredibile e dopo aver visto gioire i ragazzi, che sono stati bravissimi in campo e hanno creato un gruppo straordinario in questi 50 giorni. Resteranno sempre legati in futuro, hanno creato qualcosa che li renderà indivisibili”. Tutti dietro il capitano Giorgio Chiellini.

giorgio chiellini



Giorgio Chiellini che prima dell’ultimo rigore ha urlato un nome. “Kiricocho”. E, di sicuro, sono in tanti oggi a ringraziarlo. Una parola molto famosa nel mondo del calcio legata a una leggenda nata nel 1982. Una maledizione, se così si può dire, resa celebre da Carlos Bilardo, quello che sarà poi il comandante dell’Argentina nel Mondiale del Messico 1986. Leggenda narra che Kiricocho fosse un tifoso “menagramo” dell’Estudiantes. E che ogni qualvolta si presentasse all’allenamento della sua squadra del cuore arrivasse poi, puntuale come un orologio, un infortunio.


Bilardo trovò ben presto una soluzione, cerando di trasformare la sfortuna in fortuna, mandando Kiricocho – si dice – a seguire tutte le squadre rivali. Risultato? In quel 1982 l’Estudiantes vinse il Metropolitano perdendo una sola partita in tutta la stagione, contro il Boca, l’unico club a cui Kiricocho non riuscì a far visita. Giorgio Chiellini deve averci creduto davvero.

E forse ha fatto bene. Al mondiale 2021, in finale, Capdevila, con Robben lanciato a rete fece l’unica cosa in grado di poter evitare la rete che, con ogni probabilità, avrebbe consegnato la coppa agli olandesi: urlare ¡Kiricocho! E andò bene. La storia si ripete con Giorgio Chiellini.

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