Vai al contenuto
Questo sito contribuisce alla audience di

“Si è suicidata”. Lutto nello sport, morta suicida a 46 anni. L’ultimo messaggio: “Sono sola, lo capite?”

  • Sport
Daffney Unger morta

Lutto nello sport e nell’intrattenimento televisivo. La nota wrestler della Wwe Daffney Unger è morta. La donna aveva 46 anni e da quello che si sa, l’ex lottatrice si è tolta la vita dopo averlo anticipato con un video sui social network. La Unger, diventata famosa per il suo make up goth e il look punk al punto da meritarsi il soprannome “Scream Queen”, è stata trovata morta nella sua casa di Atlanta. Anche se le autorità non hanno reso note le cause del decesso, Daffney aveva in precedenza tenuto una diretta social nel corso della quale aveva parlato di un possibile suicidio, mentre teneva tra le mani un’arma da fuoco.

Daffney Unger era diventata famosa tra la fine degli anni 90 e l’inizio del secolo, ritirandosi poi 10 anni fa. Nel suo ultimo video aveva discusso i danni al cervello procuratisi durante la carriera, ammettendo di soffrire di encefalite cronica traumatica. È molto probabilmente il motivo per il quale la sportiva si è tolta, molto probabilmente, la vita.

Daffney Unger morta


Così come lei, anche tanti giocatore di football Nfl hanno sofferto e soffrono di questa patologia e in molti hanno deciso di togliersi la vita. Poco dopo il ritrovamento del corpo, naturalmente, il video su Instagram è stato prontamente rimosso. “Capite che sono sola? – aveva detto Daffney – Non lo capite?”.

Daffney Unger morta

E ancora: “Non voglio fare nulla che possa danneggiare il mio cervello, voglio che venga studiato, che le generazioni future sappiano. Non fate cavolate come me”. Chi segue questo sport sa bene che Daffney Unger aveva lottato per il World Championship Wrestling dal 99 al 2001 e poi per il Total Nonstop Action Wrestling dal 2008 al 2011.

Daffney Unger morta

L’encefalite cronica traumatica di cui soffriva Daffney Unger, è stata portata alla ribalta popolare dopo un’interessante film interpretato da Will Smith, “Zona d’ombra”. La pellicola è incentrata sugli effetti a lungo termine degli scontri tra i giocatori di football professionisti e si basa su fatti realmente accaduti ad atleti della NFL. A scoprire e testare questi effetti è il brillante neuropatologo Bennet Omalu.

-->

Caffeina Logo Footer

Caffeina Magazine (Caffeina) è una testata giornalistica online.
Email: [email protected]

facebook instagram pinterest
powered by Romiltec

©Caffeina Media s.r.l. 2024 | Registrazione al Tribunale di Roma n. 45/2018 | P. IVA: 13524951004