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“Hai sconfitto il cancro, ma non il Covid”. Lutto nel cinema italiano, l’attore è morto in ospedale

paolo graziosi morto attore

Lutto nel cinema, è morto il famoso attore Paolo Graziosi. L’artista era una star del teatro, cinema e tv. L’uomo si è spento all’ospedale San Bortolo di Vicenza a 82 anni. In una nota della famiglia si legge: “I famigliari vogliono omaggiare l’artista insieme a tutte le persone che lo hanno conosciuto e amato. Chi lo conosce da vicino sa bene che l’attore ha combattuto e vinto una lunga battaglia contro il cancro ma è stato infine sconfitto dal Covid”.

L’attore lascia la moglie Elisabetta Arosio, la figlia Viola, nota attrice teatrale, e il figlio Davide. Paolo Graziosi era molto amato dai grandi registi per film autoriali, da Marco Bellocchio a Francesco Rosi, da Liliana Cavani a Luigi Comencini, la sua ultima interpretazione è stata nel film “Tre piani” (2021) di Nanni Moretti, con il ruolo del marito di Anna Bonaiuto. Ma nel suo passato tanti altri titoli bellissimi, come in “Nessuna qualità agli eroi” (2007) di Paolo Franchi. “Il papà di Giovanna” (2008) di Pupi Avati. Non solo, Paolo Graziosi ha prestato il volto ad Aldo Moro ne “Il divo” (2008) di Paolo Sorrentino.

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È stato Carlo Antici ne “Il giovane favoloso” (2014) di Mario Martone, biopic sul grande poeta Giacomo Leopardi; “Pinocchio” (2019) di Matteo Garrone. Paolo Graziosi era nato il 25 gennaio 1940 a Rimini. Nel ’62 Graziosi debutta sul grande schermo con il film “Gli arcangeli” di Enzo Battaglia. Viene notato anche da Franco Zeffirelli che lo vuole per il ruolo di Mercuzio nel suo adattamento teatrale di “Romeo e Giulietta” (1964).

Per Paolo Graziosi, da qui in poi, è tutto in discesa: in questo momento però la sua carriera si lega inevitabilmente al teatro, amando i ruoli creati da William Shakespeare e Luigi Pirandello tra gli altri, che alternerà con il cinema e la televisione. Lo vedremo poi nel film a episodi “La vita provvisoria” (1962) di Hervé Bromberger e Vincenzo Gamma.

Ma anche nel mediometraggio “Ginepro fatto uomo” (1962) di Marco Bellocchio, mette a frutto la sua esperienza teatrale interpretando il cavaliere di Ripafratta nell’adattamento cinematografico de “La locandiera” (1966) di Franco Enriquez. Poi, grazie al regista Bellocchio l’attore è coprotagonista di “La Cina è vicina” (1967) e da lì il futuro arriva in un attimo. Addio Paolo Graziosi.

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