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“Sarai per sempre una leggenda”. Lutto nello spettacolo, morto il famoso attore e sportivo

Bernard Tapie morto

Lutto nello sport e nel calcio: è morto a 78 anni, Bernard Tapie. Chi conosce il suo nome lo sa, grazie a lui, la Francia ha ottenuto l’unica Champions League della sua storia, quando era presidente del Marsiglia con cui batté il Milan nella finale di Monaco del 1993. Ma non solo: perché per Tapie non c’è stato solo il calcio: si era già fatto un nome nel ciclismo, con la Vie Claire di Hinault e LeMond, con cui vinse Giro e Tour. E anche nel mondo dell’imprenditoria non era da meno: uomo d’affari di successo, ministro e pure attore.

Tapie cercò anche di strappare Maradona al Napoli, prima di essere travolto dallo scandalo e finire in prigione per aver comprato una partita. Poi il ritorno nel calcio, ma con ruoli marginali nei primi anni 2000. Tapie era da tempo malato di tumore. Bernard Tapie era un personaggio esuberante che amava le grandi sfide e rimanere al centro dell’attenzione mediatica, Tapie era considerato una sorta di Berlusconi francese. Negli anni ’90 il parigino di nascita costruì ad arte a rivalità tra il suo Marsiglia, imbottito di star alla Papin, Deschamps, Desailly, Voeller, e il Psg, allora di proprietà del gruppo Canal+, per portare il calcio d’oltralpe in una nuova dimensione.

Bernard Tapie morto


Bernard Tapie raggiunse il suo apice con la finale vinta con un gol di Boli contro il Milan di Capello. Era l’epoca del grande Om che due anni prima aveva perso la finale Champions ai rigori contro la Stella Rossa, dopo aver eliminato a tavolino i rossoneri, che avevano abbandonato il Velodrome, su ordine di Galliani, per via di un problema temporaneo dell’impianto di Tapie fu pure proprietario dell’Adidas che poi dovette cedere proprio per entrare in politica, da ministro del Presidente socialista François Mitterrand.

Bernard Tapie morto

Bernard Tapie poi scoprì tuttavia che il prezzo impostogli dalla banca pubblica cui si era affidato era inferiore a quello di mercato. Per questo intentò una causa contro lo Stato, vincendola, prima di finire nei meandri di ricorsi e accordi contestati per un risarcimento di 400 milioni di euro, con risvolti fino ai vertici del potere. È stata l’ultima grande battaglia di una vita ricca di colpi di scena, trionfi e tonfi clamorosi, come quando appunto finì per qualche mese in carcere per aver corrotto alcuni giocatori del Valenciennes, pochi giorni prima di affrontare il Milan nel 1993.

Bernard Tapie morto

Come gli sportivi ricorderanno, per l’occasione il Marsiglia fu retrocesso, ma ci tornò all’inizio degli anni 2000, da d.s., prima di reinventarsi attore di cinema e teatro, ma pure interpretando in tv il ruolo di un commissario di polizia. Negli ultimi anni Tapie, che aveva iniziato la carriera come venditore di televisori, era in cura per due tumori, allo stomaco e all’esofago. Addio, Bernard Tapie.

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