Dopo circa nove anni, rimangono ancora molti interrogativi irrisolti sul caso dell’omicidio di Sarah Scazzi, uccisa il 26 novembre 2010. In seguito al processo sono venuti alla luce i nomi delle due donne coinvolte: Sabrina Misseri, la cugina, e Cosima Serrano, la zia. Entrambe sono state condannate all’ergastolo. Quale ruolo abbia assunto Michele Misseri rappresenta un mistero, perchè troppe sono state le piste seguite durante l’indagine e nessuna escludeva, in ogni caso, la sua partecipazione. Come marito della colpevole, in qualità di zio della condannata a morte, Michele Misseri è stato accusato di calunnia e condannato a tre anni di reclusione.
Roberta Bruzzone, criminologa e consulente per la difesa, e l’avvocato (difensore di Misseri), Daniele Galoppa, hanno denunciato Michele Misseri per diffamazione. Qualcosa è cambiato: la Corte di Appello di Taranto, secondo quanto riferisce Il Nuovo Quotidiano di Puglia, ha assolto l’imputato dal reato di calunnia. Seppur confusamente, il ruolo di Michele viene rimescolato più volte, anche in seguito alle dichiarazione rilasciate da lui stesso. Continua dopo la foto.
Durante il processo per confermare le sue responsabilità nel caso ha dato prova di poter variare la confessione e le accuse dirette a terze persone. Denuncia per diffamazione da parte della criminologa Roberta Bruzzone e dell’avvocato Daniele Galoppa, a cui il 28 novembre ha risposto la Corte d’Appello, allo scopo di riformare la sentenza finale. La pena è stata modificata e Michele è assolto dalla denuncia per calunnia. Confermato il reato per diffamazione. Continua dopo la foto.
Ultima modifica il 02-12-2019 alle ore 13:12/