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“Colpiti da due virus”. Covid, emergenza varianti: un nuovo ricovero ogni ora

Le varianti del Covid stanno mettendo in ginocchio il Centro Italia. È in particolare l’Umbria a vivere una situazione complicata, dopo che sono identificati sul territori regionale casi di contagio collegati alle mutazioni cosiddette inglese e brasiliana di Sars-Cov-2. Per questo, la presidente della Regione, Donatella Tesei, già sabato ha firmato una ordinanza con la quale ha istituito la zona rossa in oltre cinquanta comuni della provincia di Perugia e in altri sei della provincia di Terni, con l’obiettivo di arrestare l’avanzata del virus, che comincia a fare paura.

Un provvedimento che interessa 675mila cittadini. Secondo gli ultimi dati pubblicati sul sito della Regione, arrivano a 500 i ricoverati negli ospedali umbri, ben 16 in più di ieri, quando era stato toccato il primo record per numero di posti letto occupati, 77 dei quali in terapia intensiva, quest’ultime occupate al 56%, quindi sopra la soglia d’allerta. In pratica, qualcosa come un nuovo ricovero quasi all’ora. Ad oggi, con 190 positivi su 754 tamponi molecolari e 1.390 test antigenici effettuati, il tasso di positività è del 25,1 per cento sui molecolari e dell’8,86 totale. (Continua a leggere dopo la foto)


Preoccupa in particolare la situazione all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, dove da settimane circola la variante brasiliana: i cluster hanno interessato 30 pazienti, entrati negativi all’infezione e poi scoperti positivi, mentre una settantina di medici sono poi risultati positivi, 60 dei quali avevano ricevuto la prima dose del vaccino e in un caso anche il richiamo. (Continua a leggere dopo la foto)

Secondo Antonella Mencacci, responsabile del laboratorio di Microbiologia dell’ospedale di Perugia “siccome la variante inglese colpisce classicamente i più giovani, che statisticamente frequentano meno l’ospedale, circola più nel territorio e non ha causato cluster ospedalieri, la brasiliana, invece, colpisce tutti, è molto diffusa e se il paziente entra in ospedale col virus in incubazione, l’infezione si scopre dopo 3-4 giorni dal ricovero in un reparto bianco”, ha spiegato al Messaggero. (Continua a leggere dopo la foto)

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Dunque, sarebbe questo il motivo per cui la mutazione brasiliana si è diffusa in corsia. A preoccupare è anche il fatto che alcuni soggetti si sono reinfettati: nel reparto di Neurochirurgia, ad esempio, due infermieri si sono ricontagiati e da lì è nato il sospetto delle varianti.

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