Dopo la denuncia della LAV che qualche tempo fa aveva fatto sottoporre alcuni capi d’abbigliamento per bambini a rigorosi e test di laboratorio (indagine Toxic Fur 2), – l’accusa era che esponessero a gravi rischi la salute dei bambini per le sostanze chimiche, riscontrate nelle componenti di pelliccia animale -, adesso arriva lo stop da parte del Ministero della Salute. È stato notificato alle aziende in questione il blocco della vendita dei capi oggetto dell’investigazione della LAV, disponendo “per tutto il tempo necessario allo svolgimento delle verifiche e degli accertamenti sulla sicurezza del prodotto, ai sensi dell’articolo 107 comma 2 lett d) n.1 del Decreto Legislativo 206/2005 detto Codice del Consumo, il divieto per gli importatori/distributori di fornire, proporre la fornitura o di esporre nella rete di vendita gli articoli coinvolti”. Lo stop alla vendita, deciso dal Ministero della Salute, riguarda i seguenti articoli per bambini:
(Continua a leggere dopo la foto)

– D&G (cappotto bimba 36 mesi, con inserto in pelliccia di coniglio, costo 945,00 euro), codice 31 L51C23 FU2J5 S8292 melange grey, per Cromo esavalente (CR VI) 3,5 mg/kg, Cromo trivalente (CR III) estraibile da sudore 219 mg/kg;
– Blumarine Baby (giacca per bambina 36 mesi, con inserto in pelliccia di coniglio, costo: 433,00 euro), codice 357PN11 69661, per Cromo trivalente (CR III) estraibile da sudore 176 mg/kg, Formaldeide 58 mg/kg;
– Woolrich (parka bimbo 24 mesi, con inserto in pelliccia di caneprocione, costo: 369,00 euro), codice 07 8055683648348 WKCPS1746, per Cromo trivalente (CR III) estraibile da sudore 86 mg/kg, Formaldeide 96 mg/kg.
– Coperta in pelliccia di agnello per neonati e distribuita in Italia dal portale www.bellicomeilsole.it Marca Christ (coperta in pelliccia di agnello di produzione tedesca, costo: 49,90 euro), codice rivenditore V10004 N011, per Cromo Totale 8.600 mg/kg;
La decisione del Ministero è conseguente alla precedente valutazione da parte dell’Istituto Superiore di Sanità circa la pericolosità per la salute del consumatore connessa all’uso dei capi di abbigliamento e basata sui rapporti delle prove di laboratorio forniti dalla LAV, che conclude con: “non si può escludere il rischio di effetti sensibilizzanti connessi all’uso di questi capi di abbigliamento per bambini secondo quanto stabilito dal Codice del Consumo in merito al diritto fondamentale della tutela della salute del consumatore”.
“Invitiamo i consumatori dall’astenersi dall’acquisto di prodotti di abbigliamento (calzature e accessori compresi) che contengano anche piccoli inserti di pelliccia animale, o altri materiali di origine animale: già nel 2013 con l’indagine Toxic Fur 1 avevamo ottenuto lo stop temporaneo alla vendita di altri prodotti per bambini con pelliccia animale (delle marche IL GUFO, BRUMS, MISS BLUMARINE, MINIFIX, GUCCI) diventato poi definitivo per alcuni di essi (Il GUFO, BRUMS, MISS BLUMARINE), e su cui sta indagando il Pubblico Ministero Raffaele Guariniello della Procura della Repubblica di Torino.
L’indagine Toxic Fur 2 conferma la potenziale pericolosità dei nuovi campioni analizzati: i consumatori, con le loro scelte d’acquisto, hanno il potere e il diritto di rifiutare questi prodotti – afferma la LAV – La moda etica, totalmente animal-free, è l’unica moda responsabile, sostenibile, sicura e che fa sempre tendenza.”