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Si può fare il bagno dopo mangiato? Verità, mito da sfatare: cosa dicono gli esperti

  • Salute
Il bagno dopo mangiato

Il bagno dopo mangiato. Il dubbio estivo torna a fa discutere ogni anno. Mamme e papà che spiegano ai loro figli di attendere tre ore dal pasto prima di poter entrare in acqua, ma cosa c’è di vero? Chi non si è mai sentito dire di non avvicinarsi al mare dopo aver mangiato? La congestione è dietro l’angolo, pare, e così viene dada domandarsi se fare il bagno dopo mangiato faccia male alla salute oppure no.

Sembra strano, ma come riportano diversi siti che si sono occupati di dare risposta all’annosa domanda estiva non esiste alcun studio scientifico che possa risolvere il caso. Insomma, al momento non esiste una prova certa (scientifica) del fatto che il bagno dopo pranzo faccia male e che faccia venire la congestione. Come spiega il sito dell’istituto superiore di sanità, il termine congestione è comunemente usato per definire un blocco digestivo. Dopo i pasti, infatti, per svolgere la funzione digestiva e i processi chimici che permettono la trasformazione del cibo ingerito, stomaco e intestino necessitano di molto ossigeno che viene loro trasportato in gran quantità attraverso il flusso sanguigno.

Il bagno dopo mangiato


Il bagno dopo mangiato, si può fare o no? La risposta

Per questo motivo, un repentino cambiamento della temperatura può provocare una diminuzione della quantità di sangue che arriva all’addome causando il rallentamento, o il blocco, dei processi digestivi con la conseguente comparsa di malessere. La congestione digestiva è considerata un disturbo tipico dell’estate e del caldo e proprio come indicato anche nel sito del Ministero della Salute: “La congestione è dovuta all’introduzione di bevande ghiacciate in un organismo surriscaldato, durante o subito dopo i pasti”.

Il bagno dopo mangiato

Il problema del bagno dopo mangiato è strettamente correlato allo sbalzo termico: quindi passare dalla temperatura elevata di quando si sta al sole, a quella più bassa dell’acqua del mare. A questo punto c’è lo choc termico che può portare, in alcuni casi, anche al collasso e alla morte. Del tema ha parlato anche lo spagnolo El Pais. Citando Jesús Sueiro, portavoce dell’Associazione galiziana di medicina di famiglia, ha spiegato che per evitare lo choc termico è corretto bagnare i piedi, le braccia e la faccia in modo da abbassare la temperatura corporea lentamente e abituare il corpo alla temperatura dell’acqua.

Secondo l’International Journal of Aquatic Research and Education “non sono stati registrati casi in cui mangiare prima di nuotare abbia causato o contribuito ad annegamenti fatali o non fatali”. Il problema, infatti, è l rischio di annegamento non tanto della congestione in sé. Se l’acqua è molto fredda e la temperatura esterna è molto elevata è consigliato aspettare due o tre ore per la digestione. Mentre con acqua ‘calda’ è possibile fare il bagno ma avendo l’accortezza di bagnare prima piedi, gambe, braccia e viso e far abituare il corpo.

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