Gelato ritirato dai supermercati. Il motivo è la “presunta presenza di ossido di etilene nell’estratto di vaniglia”. Nello specifico si tratta di un richiamo precauzionale e si riferisce al solo gusto di vaniglia: sono stati i supermercati Cadoro a ritirare dai loro scaffali le confezioni di gelato Haagen-Dazs. Nel mirino la confezione venduta in barattoli con la data di scadenza 16/02/2023 (codice EAN 3415581101935). Per questo, come riportato dal fattoalimentare.it, la catena di supermercati invita i suoi clienti a non comprare il prodotto oppure a riportarlo al punto vendita.
L’ossido di etilene viene utilizzato per evitare che il gelato venga danneggiato dal calore della pastorizzazione. L’ossido è, infatti, tossico per inalazione e, in caso di esposizione prolungata, può provocare mal di testa, convulsioni, colpi apoplettici e coma. L’ossido di etilene è un composto gassoso con proprietà disinfettanti.

Gelato Haagen-Dazs ritirato: può contenere ossido di etilene
Nel settore alimentare un suo impiego permette di scongiurare la crescita di batteri, tra cui quello della salmonella. La sua capacità sterilizzante permette di saltare il passaggio della sterilizzazione, ma, essendo altamente dannoso, la UE ha posto rigide limitazioni, attraverso il Regolamento Ue 396/2005. Pur essendo classificato come sostanza altamente mutagena per la riproduzione cellulare, non sono ancora stati documentati tutti i rischi per la salute umana, qualora, venisse ingerita una quantità di ossido di etilene oltre i limiti consentiti. Resta evidente che un’assunzione continua e costante porterebbe conseguenze irreversibili per l’organismo.

Come scrive Il fatto alimentare, il ministero della Salute, invece, ha segnalato il richiamo precauzionale da parte del produttore di un lotto di strozzapreti del Fumaiolo a marchio Fumaiolo per la possibile presenza di frammenti metallici dovuti alla rottura di un pezzo di attrezzatura di lavoro. Il prodotto in questione è venduto in pacchetti da 400 grammi con il numero di lotto 004/22 e il termine minimo di conservazione (Tmc) 31/03/2023.

⚠️I #richiami del giorno: #gelato con possibile ossido di etilene e barrette proteiche per rischio #allergeni
— Il Fatto Alimentare (@FattoAlimentare) July 8, 2022
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Gli strozzapreti richiamati sono stati prodotti dall’azienda Fumaiolo Srl nello stabilimento di via dei Laghi 32/b, ad Alfero Verghereto, nella provincia di Forlì-Cesena (marchio di identificazione IT H 507 P CE). In via cautelativa, l’azienda raccomanda di non consumare gli strozzapreti con il numero di lotto indicato e restituirli al punto vendita d’acquisto.
“Rischio salmonella”. Ritiro dei prodotti alimentari dai supermercati: l’avviso del ministero