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Eruzioni cutanee e dolori articolari, sono il primo campanello d’allarme. Hai entrambi questi sintomi, non li colleghi tra di loro e pensi che si tratti di un malessere passeggero. E invece una visita dal medico sarebbe proprio il caso di farla, potrebbe essere l’artrite reattiva. Colpisce tutti e a tutte le età. Ecco i sintomi e come si arriva alla diagnosi

  • Salute

Diagnosticare questo tipo di disturbo non è facilissimo. Tutto inizia con un dolore alle articolazioni, per cui la nostra attenzione va tutta nel punto che fa male. Ma l’artrite reattiva, o sindrome di Reiter, di solito è innescata da un’infezione che interessa un’altra parte del corpo, come, per esempio, l’intestino, i genitali o le vie urinarie. Le articolazioni più colpite sono quelle delle ginocchia, delle caviglie e dei piedi, la parte posteriore della caviglia appare gonfia e dolorante e lo stesso discorso vale per i piedi e le dita. I disturbi interessano pure le anche. Per la diagnosi ci si deve sottoporre ad una serie di test, fra cui gli esami del sangue. Le cure sono a base di farmaci antinfiammatori e corticosteroidi. I sintomi dell’artrite reattiva si manifestano in un periodo che va da una a tre settimane dopo l’esposizione ad un’infezione. Alcuni segni coinvolgono più direttamente i muscoli e le ossa. In questo caso si possono avvertire dolori alla bassa schiena o la zona delle natiche. Ma ci sono altri sintomi caratteristici. Alcuni riguardano il sistema urinario, con aumento della frequenza della minzione, bruciore e dolore, infiammazione della prostata e infiammazione della cervice. Alcune manifestazioni colpiscono gli occhi, la bocca e la pelle, con uveite, congiuntivite, ulcere della bocca ed eruzioni cutanee. (continua dopo la foto)



Le cause dell’artrite reattiva vanno ricercate in un’infezione che colpisce un’altra parte del corpo, per questo motivo è una patologia così subdola. Può derivare specialmente da intestino, genitali o vie urinarie. Vari sono i batteri che possono causare la malattia. Fra di essi ci sono anche la salmonella e la clamidia. Per giungere ad una corretta diagnosi dell’artrite reattiva ci si deve sottoporre a vari test. Il medico valuterà un esame fisico, verificando il movimento delle articolazioni colpite, controllando gli occhi, la pelle e le informazioni. Attraverso le analisi del sangue si può scoprire la presenza di infezioni e si possono rintracciare degli anticorpi specifici e dei marcatori genetici. In particolare è un antigene, denominato HLA-B27, che aumenta il rischio di incorrere nel disturbo. (continua dopo le foto)


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Si può prelevare anche un campione di liquido di un tessuto, per esaminarlo e riscontrare la presenza di infezioni. Si possono effettuare gli esami di alcune secrezioni, come le urine e il muco. Gli esami radiografici sono importanti, anche per escludere altri tipi di artrite. Le cure per l’artrite reattiva consistono innanzitutto in un trattamento antibiotico, per combattere l’infezione sottostante. Inoltre si possono assumere dei farmaci antinfiammatori non steroidei e dei corticosteroidi, per combattere l’infiammazione. L’esercizio fisico, condotto attraverso la fisioterapia, che prevede movimenti specifici per le articolazioni e i muscoli, può rivelarsi essenziale per migliorare la funzione articolare.

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