Lutto nella musica, morta una vera e propria leggenda. Il terribile annuncio della famiglia non lascia spazio a speranze: l’uomo è morto lunedì. La sua famiglia ha rilasciato una dichiarazione sui social media per confermare la notizia, ma ha fornito pochi dettagli oltre a citare “problemi di salute”. “È con il cuore pesante che portiamo la notizia che il nostro amato padre si è spento serenamente nella sua casa in California ieri, 22 luglio 2024, circondato dalla sua amorevole famiglia”, si legge nel post su Instagram.
“I problemi di salute che l’hanno costretto a terminare la sua epica carriera da musicista hanno finalmente portato alla pace uno dei più grandi guerrieri della strada di questo mondo”. Definito “il padrino del British Blues”, il cantante, cantautore e polistrumentista amava il blues e il jazz americani e aveva il dono di individuare i giovani talenti. In un’intervista del 2014 al The Guardian, ha detto del blues: “Si è sempre trattato di quella cruda onestà con cui esprime le nostre esperienze di vita, qualcosa che si riunisce in questa musica, anche nelle parole. Qualcosa che è legato a noi, comune alle nostre esperienze”.
Lutto nella musica, morta una vera e propria leggenda
E ha aggiunto: “Ad essere onesti, credo che nessuno sappia esattamente cosa sia. È solo che non riesco a smettere di suonarla”. Parliamo chiaramente di John Mayall, il neoeletto nella Rock and Roll Hall of Fame il cui gruppo, i Blues Breakers, ha contribuito alla nascita di molte leggende della musica britannica, tra cui Eric Clapton, Mick Taylor e molti futuri membri dei Fleetwood Mac. L’uomo è morto lunedì in California. Aveva 90 anni.
The Godfather of British Blues John Mayall has died. He was 90 years old.
— 🎸 Rock History 🎸 (@historyrock_) July 24, 2024
Here is Mayall performing "The Train" in 1970.
Rest in Peace legend.#JohnMayall pic.twitter.com/7Q0KzwjRQJ
Nel 1963 lancia i Bluesbreakers e nel corso degli anni Sessanta il gruppo include un’intera schiera di artisti britannici del blues e del rock, da Clapton e Peter Green a Jack Bruce, John McVie, Mick Fleetwood, Aynsley Dunbar e il futuro Rolling Stone Mick Taylor. Il gruppo fu una forza commerciale nel Regno Unito degli anni ’60, con cinque LP Top 10 tra il 1966 e il 1970. Il loro debutto del 1966, Blues Breakers, vede la partecipazione del giovane chitarrista Clapton, che aveva appena lasciato gli Yardbirds e il cui ardente lavoro di tastiera ispirò i graffiti “Clapton is God”.
The news of John Mayall’s passing …. in many ways hit me as losing a musical father!! He was a guiding light to so many of us young English players! To have been in his band the “Blues Breakers“ led Peter Green, John McVie, and myself to form Fleetwood Mac back in 1967!! pic.twitter.com/COHHxVMnOE
— Mick Fleetwood (@MickFleetwood) July 24, 2024
So sad to hear of John Mayall’s passing. He was a great pioneer of British blues and had a wonderful eye for talented young musicians, including Mick Taylor – who he recommended to me after Brian Jones died – ushering in a new era for the Stones. pic.twitter.com/mn0sAu4oI3
— Mick Jagger (@MickJagger) July 24, 2024
Nato il 29 novembre 1933 a Macclesfield, nel Cheshire, Mayall si trasferisce a Londra nel 1963, per volere dell’amico Alexis Korner, per intraprendere la carriera musicale dopo un periodo nell’esercito britannico. Mayall lascia i figli Gaz, Jason, Red, Ben, Zak e Samson, sette nipoti e sette pronipoti.
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