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“Addio, sei stato un grande”. Morto il cantante e attore, con la sua arte ha fatto la storia

  • Musica
Harry Belafonte, morto il cantante, attore e mito dei diritti civili

Musica e cinema in lutto, il cantante e attore è morto all’età di 96 anni. L’artista, uno dei cantanti più famosi e attivi degli anni Cinquanta e Sessanta, secondo quanto riporta il New York Times, è deceduto nella sua casa di New York, nell’Upper West Side di Manhattan. Harry Belafonte era nato il 1 marzo 1927 nel quartiere Harlem di New York da genitori giamaicani.

I genitori di Harry Belafonte erano la governante Melvin Love (figlia di padre afro-giamaicano e madre scozzese-giamaicana) e il cuoco Harold George Bellanfanti Sr. Nel 1935 si trasferisce con la madre ad Aboukir in Giamaica. Nel 1939 torna a New York per frequentare la George Washington High School. Poi si arruola nella marina degli Stati Uniti durante la Seconda Guerra Mondiale.

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Harry Belafonte, morto il cantante, attore e mito dei diritti civili


Harry Belafonte, morto il cantante, attore e mito dei diritti civili

Harry Belafonte ha portato alla ribalta la musica caraibica con canzoni come Day-O (The Banana Boat Song) e Jamaica Farewell. È stato un grande esponente del movimento per i diritti degli afro-americani e grande oppositore di Donald Trump. Impegnato nelle battaglie dei diritti civili e nelle attività umanitarie, nel 1987 è stato nominato ambasciatore dell’Unicef.

Harry Belafonte, morto il cantante, attore e mito dei diritti civili

Nel 1959 Harry Belafonte è stato il protagonista del film La fine del mondo (nel ruolo del minatore Ralph Burton). Il film parla di un disastro termonucleare e della rivalità tra due sopravvissuti per l’unica donna rimasta in vita. È stato amico di personaggi del calibro di Marlon Brando e Mlk, della famiglia Kennedy e di Nelson Mandela. Il brano Banana Boat è stato interpretato in Italia da Pino Daniele, Adriano Celentano e Mina. Il brano parla dei portuali del turno di notte che, dopo aver caricato la bananiera, volevano tornare a casa

Harry Belafonte è stato il primo nero a a vincere un Emmy e il primo a sfondare a Hollywood. Ha interpretato se stesso nel 1992 in The Player di Robert Altman e poi sempre con Altman aveva girato Kansas City del 1996 per cui aveva vinto un premio della critica newyorchese. Il suo ultimo ruolo nel 2018 fu in BlacKkKlansman del regista Spike Lee.


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