Vai al contenuto
Questo sito contribuisce alla audience di

Musica in lutto: Ibrahim Gokcek è morto dopo aver combattuto la sua battaglia più importante

  • Musica

Lutto nel mondo della musica: dopo aver interrotto lo sciopero della fame durato 323 giorni, il musicista era troppo debole. E, anche se aveva ricominciato a nutrirsi, è morto. Addio a Ibrahim Gokcek, il bassista turco della storica band di sinistra Grup Yorum se ne è andato mentre era ricoverato in un ospedale di Istanbul. L’uomo, 40 anni, è morto 48 ore dopo aver interrotto lo sciopero della fame che andava avanti da 323 giorni.

Aveva interrotto quello sciopero della fame grazie alla “vittoria politica” dell’attenzione internazionale ricevuta: finalmente le autorità si erano decise ad ascoltarlo. Ma lui era troppo debole, il suo corpo era debilitato ed è morto. In tanti hanno cercato di evitare il disastro lanciando una campagna internazionale sui social media affinché tornasse a mangiare. Tutti volevano evitare che Ibrahim Gokcek facesse la stessa triste fine dei suoi compagni di protesta. Continua a leggere dopo la foto


Stiamo parlando di Helink Bolek e Mustafa Kocak, morti entrambi a 28 anni nell’ultimo mese, anche loro dopo aver stressato i loro fisici con un digiuno devastante di quasi 300 giorni. Ibrahim Gokcek, con la sua protesta, voleva denunciare la detenzione dei dissidenti nelle carceri della Turchia. Non solo: denunciava anche il blocco dei concerti del gruppo, che va avanti ormai da anni, e delle altre attività nel loro centro culturale Idil. Continua a leggere dopo la foto

La moglie del musicista, Sultan, è ancora oggi detenuta nella prigione di Silivri a Istanbul. La band Grup Yorum è nata nel 1980 dopo il colpo di stato militare e ha subito dovuto affrontare la repressione delle autorità di Ankara: i musicisti furono più volte arrestati e i loro concerti spesso interrotti. Una situazione davvero drammatica contro la quale i musicisti della band cercavano di reagire. I giudici li hanno anche accusati di essere vicini agli estremisti di sinistra del Dhkp-c, inseriti nella lista delle “organizzazioni terroristiche”. Continua a leggere dopo la foto

{loadposition intext}

Dopo il 2016, la situazione è peggiorata. Ma loro, in modo non violento, si sono sempre ribellati. I fan della band sono devastati dalla morte del bassista e sono tantissimi, in queste ore, i messaggi di cordoglio che circolano sui social, insieme agli omaggi alla band. Proprio quando sembrava che ci fosse ancora una speranza, il cuore del bassista ha smesso di battere. Addio.

“È morto troppo presto”. Elena Sofia Ricci in lacrime a ‘Vieni da me’: Caterina Balivo si commuove

-->

Caffeina Logo Footer

Caffeina Magazine (Caffeina) è una testata giornalistica online.
Email: [email protected]

facebook instagram pinterest
powered by Romiltec

©Caffeina Media s.r.l. 2024 | Registrazione al Tribunale di Roma n. 45/2018 | P. IVA: 13524951004