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“Ho vissuto una crisi terribile, non sapevo più chi ero”. La confessione a cuore aperto della famosissima cantante, amata per il suo talento, stupisce tutti. Chi è? Tutti conoscono le sue posizioni “contro” e ormai si sa che ha ritrovato il sorriso grazie

  • Musica

 

Gianna Nannini a cuore aperto. La rocker toscana si è raccontata nel corso di una lunga intervista rilasciata al settimanale Oggi. Dall’infanzia, all’adolescente, al successo. E non mancano le rivelazioni private, come quelle relative al primo bacio: “Fu un ragazzo spagnolo e non una ragazza francese – dice – Solo dopo arrivò lei, me lo chiese e glielo diedi. . È più etereo. L’amore è difficile che duri”. Gianna poi ha parlato del suo rapporto con l’amore: “Credo più nell’amicizia, quella solida, vera, che dura una vita. L’amore fra due persone rischia spesso di finire in un conflitto”.

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Non quello per la figlia: “Be’, quello è amore puro – dice – Quando ti nasce una figlia cambia tutto. Penelope è simpatica, fa schiantare dalle risate. Mi piglia in giro.. Di solito mi chiama mamma. Ma ogni tanto mi chiama giannanannini, tutto attaccato. Va dalla gente e dice: mia mamma è giannanannini, rockstar. Penelope è un dono”. Una scelta, quella di avere una bambina, che non ha incontrato il favore di tutti, anzi. “ Quando 5 anni fa nacque mia figlia Penelope mi fecero a pezzi. Non solo perché avevo deciso di fare una figlia per conto mio, ma anche per l’età che avevo. Ma il mio corpo è mio. Sono libera di decidere cosa voglio fare del mio corpo, o no? L’ho fatta, è bellissima, è una gioia. E poi Penelope non è mia figlia, è la figlia. Amata da tutti, libera. E a volte, un po’ comandina.. Le piace fare la maestra, vuol dire la sua.. Le faccio fare tutto. È già autonoma, indipendente”.

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Libertà, la stessa che ha ritrovato dopo l’adolescenza non senza fatica : “Ho vissuto una crisi terribile, non sapevo più chi ero. Quando mi sono ripresa ero un’altra, una bambina. Non bevevo più nemmeno caffè, solo latte. Erano i tempi delle lotte per i diritti delle donne, c’era tanto da dire.. Più autocoscienza che piazza. Ci si riuniva fra amiche, si parlava per ore di sessualità, di dove farsi toccare, di cosa ci sarebbe piaciuto provare. Quando fingevo di masturbarmi sul palco? Mio padre scrisse a Mara Maionchi, che mi produceva, e le ingiunse di togliermi il cognome. Per un po’ andai a giro come Patrizia Nanni”. E fu l’inizio di tutto.

Amici: Gianna Nannini nella bufera, “massacrata” dal web. Che ha fatto?

 

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