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Ezio Bosso, ecco da quale malattia era affetto. Ha combattuto per anni, con una dignità unica

Nella giornata di venerdì 15 maggio ci siamo svegliati con una notizia tremenda, quella della morte di Ezio Bosso. Direttore d’orchestra, pianista, Bosso era un uomo che amava la vita, anche se la sua non è stata semplice, vita si è spenta a 48 anni. Ma di cosa è morto Ezio Bosso? Dopo l’annuncio della morte del musicista, Agorà ha scritto su Twitter: “Le sue funzioni vitali erano compromesse dalla malattia neurovegetativa”. In questi anni su quale malattia affliggesse Bosso è stata fatta molta confusione.

Inizialmente la diagnosi era stata di Sla, sclerosi laterale amiotrofica, ma la diagnosi fu poi smentita. Ezio Bosso aveva sviluppato una malattia autoimmune che ha effetti molto simili a quelli della sclerosi laterale. Nel caso di Bozzo a essere colpiti furono i motoneuroni, cioè quelle cellule cerebrali sono responsabili del controllo dei movimenti. Questo ha portato alla paralisi della muscolatura, alla perdita di forza di arti e muscoli e alla perdita della funzioni vitali come la respirazione. Continua a leggere dopo la foto


La notizia della malattia arrivò a Ezio Bosso nel 2011 dopo che il musicista fu operato per un tumore al cervello. Ma Ezio Bosso non aveva mai perso il sorriso, la forza, la voglia di vivere e di aggrapparsi alla musica per sopravvivere a tutto. Era un esempio per tutti. Nei giorni scorsi era stato intervistato e aveva parlato della sua quarantena e aveva detto “La malattia mi ha allenato a soste forzate ben peggiori”. Continua a leggere dopo la foto

Da quando calcò il palco di Sanremo brillando di luce propria, l’attenzione mediatica su di lui crebbe in modo esponenziale. Se ne dissero tante così il suo ufficio stampa smentì, per esempio, che avesse la Sla dicendo che si era trattato di “un errore mediatico”. E parlò anche di “false speranze che noi si abbia una cura miracolosa, che non abbiamo semplicemente perché il Maestro Bosso NON ha la Sla”. Poi i media dissero che non poteva più usare le mani. Continua a leggere dopo la foto

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Anche quella notizia fu smentita dall’ufficio stampa che scrisse che “Altrimenti non potrebbe nemmeno dirigere o mangiare al ristorante, prendere il caffè, insomma fare tutte quelle cose che tutti gli vedono fare normalmente”. Era stato lui stesso, però, a dire di non avere più abbastanza forza nelle mani per poter suonare. Per questo, per evitare di suonare in modo non soddisfacente per lui, aveva deciso di smettere di suonare. Ma la musica è rimasta, fino all’ultimo, la sua ancora di salvezza.

“Lo facciamo insieme”. Ezio Bosso, il testamento più bello

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