Del ricovero in ospedale di Gianluca Grignani ne hanno parlato tutti. Una vicenda che ha messo in allarme i fan del cantante a un giorno dal lancio del suo nuovo disco – Una strada in mezzo al cielo – per festeggiare i 20 anni di carriera. Ora, dopo la voce su un’intossicazione etilica poi smentita a mezzo social dal suo staff che ha invece parlato di attacco di panico, è lo stesso Grignani a dare la sua versione.
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Intanto i fatti. È successo tutto l’altro ieri pomeriggio, intorno alle 18, a San Colombano al Lambro, il paese dove l’artista risiede con la sua famiglia. Come mostra anche il video diffuso su YouTube, Grignani è in forte stato di eccitazione. Chiede l’intervento delle forze dell’ordine e diversi passanti, incuriositi ma anche preoccupati, si sono fermati per capire cosa stesse succedendo. Ad allertare il personale sanitario del 118 i familiari di Grignani, arrivato sul posto insieme ai carabinieri. Il cantante ha quindi acconsentito a un trattamento sanitario volontario e, non appena il suo stato di salute è migliorato, è stato trasportato a bordo dell’ambulanza al vicino ospedale di Codogno.
Diffusasi la notizia del suo ricovero, si è subito sparsa la voce di un’intossicazione etilica. Voce però smentita dallo staff di Grignani che sul suo profilo social ufficiale ha scritto: ”Grignani è stato vittima di attacchi di panico, causati dal forte stress di questo periodo coinciso con l’uscita del nuovo disco, che sarà pubblicato domani”.
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Ora, come detto, è lo stesso artista, dimesso già ieri dall’ospedale, a intervenire sulla faccenda. Scrive sempre sul suo profilo: ”Io sono le mie canzoni, sono ‘fuori dagli schemi’ da sempre, ma non come qualcuno vuole far pensare. L’ho detto anche in questi giorni ‘sono l’uomo e l’artista, in maniera inscindibile’. Dal primo successo si è voluto curiosare nella mia vita, raccontando di tutto, per portare a galla chissà quale verità su di me fuori dal coro, e non ho mai nascosto quello che sono perché sono tutto quello che faccio. Ho le mie forze e le mie debolezze, che oggi si chiamano crisi di panico, con tutto quello che ne consegue. Ma ne uscirò. La mia musica è la mia vita, voi e la mia famiglia siete la verità”.
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Non è la prima volta che Grignani si trova a far fronte a questi problemi, legati agli attacchi di panico di cui soffre o, come molti ancora ritengono, al consumo di alcol. Un anno fa circa, spiegava: ”Sono stato usato più di una volta perché sono un personaggio chiacchierato, se raccontassi davvero quello che è successo in alcuni di questi episodi scoppierebbe un casino… Sì, alcune volte esagero, ma la storia del ribelle dopo 20 anni ha rotto, ho 42 anni e 4 figli. Adesso basta”.
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