Fabrizio Moro, che con Ermal Meta ha vinto il Festival di Sanremo 2018 con ‘Non mi avete fatto niente’. I due sono arrivati davanti alla band Stato Sociale e ad Annalisa. Il brano è stato scritto dopo l’attentato di Manchester al concerto della popstar americana Ariana Grande, e cita nel testo diversi luoghi in cui negli ultimi anni ci sono stati attacchi terroristici. Durante la settimana del Festival si era parlato della canzone perché era stata accusata di violare il regolamento del Festival in quanto molto simile a ”Silenzio” che e fu presentata a Sanremo 2016 da Ambra Calvani e Gabriele De Pascali. Dopo ”valutazioni tecniche”, l’8 febbraio l’organizzazione ha riammesso in gara la canzone. Il cantante romano ha raccontato al magazine DiPiù un periodo buio del suo passato. ”Per anni ho abusato di alcol e droghe. – ha detto – Ho iniziato a 18 anni: con gli amici andavo in discoteca e prendevo pasticche, tipo l’ecstasy, per ‘sballare’. E l’alcol scorreva a fiumi. Poi a 27 anni ho smesso. A farlo desistere da questo comportamento decisamente malsano è stata la paura di morire, come ha spiegato: ”Io sono un vigliacco, ho il terrore della morte. – ha raccontato Fabrizio Moro – A un certo punto ho iniziato a stare male, mi sentivo debole”. (Continua a leggere dopo la foto)
”Sono andato a fare le analisi del sangue. E i risultati mi hanno spaventato. Quando ho capito che dovevo disintossicarmi, un altro disagio è arrivato: la paura di ammalarmi ha iniziato a condizionarmi. Ero ipocondriaco: non uscivo più di casa se non ero sicuro di andare in un luogo con vicino un ospedale. E pure con le donne avevo problemi. Per paura delle malattie, non volevo più fare l’amore. Ho rinunciato al sesso per un bel po”’. Non ha avuto alcuna vergogna, Fabrizio Moro, a parlare apertamente di un suo passato difficile, durante il quale ha ammesso di aver fatto anche uso di droghe. Fortunatamente il cantante e vincitore all’ultimo Festival di Sanremo è riuscito a uscirne a testa alta tanto da considerarsi una sorta di sopravvissuto. (Continua a leggere dopo le foto)
{loadposition intext}
Fabrizio Moro ha 42 anni, è nato a Roma nel quartiere San Basilio, e i genitori sono di origini calabresi. Il suo nome vero nome è Fabrizio Morbici. Iniziò a fare musica negli anni Novanta e ha partecipato al Festival di Sanremo sei volte: la prima volta nel 2000, con la canzone “Un giorno senza fine” e nel 2007 con la canzone “Pensa”, che parlava delle vittime di mafia. Con “Pensa”, Moro vinse la sezione riservata ai “Giovani”, oltre al premio della critica intitolato a Mia Martini. Nel 2008 Moro arrivò terzo a Sanremo con “Eppure mi hai cambiato la vita”: parla di sua madre e Moro disse di aver avuto l’idea per la canzone mentre guidava sul Grande Raccordo Anulare di Roma. Così come Meta, anche Moro è stato autore di diverse canzoni di altri cantanti, per esempio delle canzoni “La mia felicità” di Emma Marrone e “Sono solo parole” di Noemi.
