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Musica in lutto, il cantante morto di Covid. Era no vax, aveva 44 anni e aspettava un figlio

  • Musica

È morto in ospedale, stroncato dal Covid. Sarebbe diventato presto papà ed era un convinto sostenitore no vax. Credeva di essere immune alla malattia, si considerava in perfetta forma fisica, faceva sport cinque volte alla settimana. Quando ha scoperto di essere stato contagiato si è detto “scioccato”. Poi il ricovero in ospedale e il calvario in terapia intensiva, fino al recente tragico epilogo. Al Royal Stoke University Hospital è morto il musicista Marcus Birks.

In un’intervista alla Bbc il musicista del duo The Chameleonz aveva ammesso di essersi pentito per essere stato “un po’ ignorante” e per avere rimandato la vaccinazione. Davanti alle telecamere, in quello che purtroppo si è rivelato il suo ultimo messaggio, aveva lanciato un disperato appello in favore dalla campagna vaccinale. “Se non ti sei ammalato non pensi che ti ammalerai, quindi ascoltami. Quando ti senti come se non riuscissi a respirare a sufficienza, questa è la sensazione più spaventosa del mondo”.

marcus birks cantante morto covid


Lis, la moglie, ha reso omaggio al marito con un lungo e commovente post sui social. “Il mio cuore è stato completamente strappato via e non so come affrontare il dolore, ma sapere che sto crescendo una parte di lui dentro di me, mi sta aiutando a superare questo momento straziante. La mia anima e il mio mondo sono completamente distrutti. Mio marito, il mio migliore amico, la mia anima gemella, Marcus, è morto ieri mattina”.

marcus birks cantante morto covid

“Siamo stati insieme per oltre metà della mia vita, da quando avevo 16 anni e mi sono sposata da 10 anni, e l’ho completamente amato e adorato per tutti i 17 anni – prosegue Lis -. Gli ho fatto una promessa che dirò al nostro bambino ogni giorno quanto lo ama, quanto è speciale e come sarebbe stato / è il miglior papà che un figlio potesse desiderare”.

marcus birks cantante morto covid

L’artista, che presto sarebbe diventato papà, era noto per le sue posizioni anti vaccino. Era convinto di non subire gravi conseguenze da un’eventuale infezione grazie alla perfetta forma fisica (praticava sport cinque volte alla settimana), si era detto scioccato quando i medici gli hanno diagnosticato la malattia. Tuttavia in poco tempo le sue condizioni si sono aggravate tanto da rendere necessario un ricovero in ospedale, prima in area medica e poi in terapia intensiva.

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