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“Ora ce l’hanno i carabinieri”. Viviana Parisi e Gioele, trovato pezzo del seggiolino del bimbo. Era vicino al traliccio

  • Italia

È emerso un altro terribile dettaglio riguardo la morte di Viviana Parisi e la scomparsa del figlio: l’aggancio che assicura il seggiolino per bambini al sedile dell’auto è stato trovato a poca distanza dal traliccio dell’alta tensione sotto il quale è stato scoperto il corpo senza vita di Viviana da un inviato della trasmissione di Rai 3 Chi l’ha visto.

Come sappiamo, il programma tv, condotto da Federica Sciarelli, alla morte della donna, una dj di Torino trapiantata in Sicilia, e alla scomparsa del figlio di 4 anni Gioele ha dedicato uno speciale. Non è stato accertato se l’aggancio fosse del seggiolino dell’auto di Viviana. L’oggetto è stato consegnato ai carabinieri. Viviana si è allontanata nei boschi col figlio il 3 agosto dopo aver avuto un incidente sulla Messina-Palermo. (Continua a leggere dopo la foto)


La donna è stata trovata cadavere l’8 agosto. Del bambino non c’è traccia. Oggi, intanto, si è tenuto in prefettura un incontro sulle attività di ricerca del piccolo Gioele. Alla riunione hanno partecipato il prefetto di Messina, Maria Carmela Librizzi, che coordina le attività di ricerca e il Procuratore della Repubblica di Patti, Angelo Cavallo. (Continua a leggere dopo la foto)

Naturalmente continueranno ad operare 21 unità di personale dei vigili del fuoco di Messina, comprese quattro squadre cinofile, tre topografi applicati al soccorso e un’unità di comando locale su autofurgone UCL, 14 unità del Dipartimento Regionale di Protezione Civile, comprese tre squadre cinofile, 6 unità del Corpo Forestale e 2 unità del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza. (Continua a leggere dopo la foto)

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Ma non solo perché a questi si aggiungeranno tre aliquote da 10 uomini ciascuna della Brigata Meccanizzata “Aosta”, i cui rappresentanti erano presenti all’incontro odierno, che saranno impegnate in attività di rastrellamento delle zona ove è avvenuta la scomparsa, ormai estesasi per un’area pari a circa 750 ettari. Il prefetto di Messina ha dichiarato che il piccolo Gioele è, ormai, entrato nel cuore di tutti e che nulla è stato lasciato di intentato per raggiungere l’obiettivo del suo ritrovamento.

Aggiornamento

Nelle ore successive, il padre del piccolo Gioele, Daniele Mondello, ha dichiarato di non riconoscere l’aggancio.

Di Gianluca Salza

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