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“Piangeva sempre”. Viviana Parisi, spunta il retroscena sul piccolo Gioele

“Viviana aveva ritirato già prima del lockdown per il Covid il piccolo Gioele dall’asilo. Sembra perché il bambino piangesse sempre. Lei era molto legata a questo figlio. Forse troppo. Io l’ho vista pochi giorni prima di scomparire. Ed era molto provata, era stanca, non sorrideva, era assente. L’ho anche detto a mia moglie. Era diversa dal solito”. A parlare è Tiziano Pitale, un commerciante che ha lo Show-room vicino all’abitazione di Viviana Parisi e di Daniele Mondello a Venetico, piccolo centro del messinese, a 280 metri di altitudine.

“La vedevo tutti i giorni, Viviana- racconta Tiziano – Era sempre attenta ad attraversare la strada, mai una parola fuori posto. Io non l’avevo mai vista strana ma provata sì. Negli ultimi tempi aveva il viso cupo”. Tiziano Pitale ha partecipato anche alle ricerche del piccolo Gioele, lo scorso 19 agosto. Quando il carabiniere in congedo Giuseppe Di Bello ha trovato il corpicino straziato di Gioele nei boschi di Caronia, a 300/400 metri di distanza dal traliccio in cui è stata trovata la mamma del bimbo. (Continua dopo la foto)


“Anche io ho portato un falcetto con me – dice Tiziano- perché la vegetazione è troppo gotta. Ti trovi un muro davanti e ti puoi trovare anche una vipera”. Per Tiziano Pitale questa “è davvero una brutta storia”. Venetico ha poco più di Duemila abitanti, “che d’estate diventano anche cinquemila”, dice Tiziano Pitale. “Viviana era molto apprensiva con il bambino- ribadisce- Gli voleva forse troppo bene, era troppo attaccata a lui”. “Viviana e Daniele erano bravissimi ragazzi” – tiene a precisare. (Continua dopo la foto)

“Andavano d’accordo. Mai una lite. Daniele faceva un lavoro un po’ particolare come il deejay, una grande passione che divideva con lei”. Intanto, un nuovo sopralluogo, questa mattina, della Polizia scientifica, nelle zone in cui sono stati trovati i resti di Gioele e della mamma, Viviana Parisi nei boschi di Caronia (Messina). I due corpi giacevano a circa 300-400 metri di distanza in linea d’aria. “Noi pensiamo che Gioele e Viviana siano morti in due momenti e in due luoghi distinti, diversi”, dice il legale della famiglia. (Continua dopo la foto)

Intanto ieri pomeriggio è stato eseguito, alla Scientifica di Palermo, invece, l’esame sugli indumenti indossati dalla deejay  ritrovata senza vita lo scorso 8 agosto sotto un traliccio nei boschi, undici giorni prima del ritrovamento del figlio di 4 anni. Un esame lungo e complicato, eseguito presso il laboratorio della Polizia scientifica di Palermo sugli indumenti trovati addosso a Viviana quando è stata ritrovata senza vita in avanzato stato di decomposizione.

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“Morti in due posti diversi”. Viviana Parisi e Giole, l’avvocato di famiglia è sicuro: il giallo si infittisce

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