“Abbiamo avuto una grandinata che ha distrutto mezzo paese e ha fatto danni enormi agli oliveti e ai pistacchieti”, ha scritto il sindaco Salvatore Di Bennardo. Parole piene di tristezza e sgomento davanti a un evento imprevedibile e che mai aveva raggiunto, a memoria, questa area italiana. È accaduto nel pomeriggio di sabato, ed è rimasto circoscritto nel territorio del paese, provocando però enormi danni. Le auto parcheggiate in strada, oltre a subire danni alla carrozzeria, hanno subito la rottura dei vetri e delle componenti in plastica.
Un’eccezionale grandinata di cui è stata responsabile un supercella? Di cosa si tratta? Di un temporale caratterizzato al suo interno dalla presenza di un mesociclone, ossia di una bassa pressione in rotazione attorno ad un minimo barico. Nella classificazione dei temporali (supercella, squall line, celle multiple e cella singola), le supercelle sono i tipi di temporali meno frequenti, ma anche quelli più pericolosi in termini di potenza sprigionata e potenziali danni.

San Biagio Platani, violentissima grandinata e danni
Ora il comune di San Biagio Platani, paese dei monti Sicani, in provincia di Agrigento, ne paga le conseguenze. Racconta l’Ansa come: “La dimensione della grandine ha raggiunto grandezze record con pezzi di ghiaccio delle proporzioni di una pallina da tennis. Sono in corso verifiche di eventuali danni da parte dei funzionari della Protezione Civile. Agli abitanti si raccomanda di non uscire di casa con condizioni meteo pericolose”.

Il meteo nei prossimi giorni dovrebbe essere migliore. Scrive Trebmeteo: “Se non fosse per il vortice di maltempo che insisterà sul Meridione almeno fino alla giornata di mercoledì, potremmo tranquillamente parlare di un dietrofront autunnale generalizzato già dall’inizio della settimana perchè le temperature saranno sopra media al Centro Nord già da martedì”.

“Bisognerà però aspettare metà settimana per vedere un aumento anche al Sud. Ma di che temperature parliamo? Di tutto rispetto considerato che saremo alla fine di settembre, massime fino a 30°C o persino superiori potranno tornare a farsi vedere in pianura al Nord, sulla Sardegna e nelle zone interne delle regioni centrali tirreniche entro venerdì o sabato”.