I giardini di Versailles ospitano ogni estate un’installazione di un grande artista contemporaneo; quest’anno è stato chiamato l’artista britannico di origini indiane Anish Kapoor che ha proposto la sua «Dirty Corner», un tunnel d’acciaio color ruggine lungo 60 metri che si apre in una sorta di ampia proboscide che ha suscitato numerose critiche perché ricorda vagamente un sesso femminile, tanto che la stampa transalpina l’ha ribattezzata «La vagina della regina».
Durante la notte di mercoledì l’opera è stata imbrattata con della vernice gialla e la reggia, dopo aver immediatamente provveduto a far ripulire l’opera ha deciso di sporgere denuncia. «Questo atto di vandalismo parla molto più di un certo tipo di intolleranza presente in Francia che di arte. Il problema mi sembra più che altro politico», ha commentato Anish Kapoor sulle pagine del quotidiano «Le Figaro».
L’artista ha sempre rivendicato l’aspetto «sessuale» della sua opera, ma sostiene che l’espressione «vagina della regina» non è sua: «Non ho mai parlato di ‘regina’, ma di ‘her’, ‘lei’, per designare una forma vagamente femminile, stesa sul prato, come una regina egiziana o una sfinge. Il fatto di battezzare ‘Dirty Corner’ con un volgare ‘Vagina della regina’, ha aggiunto, è un modo di denigrare il mio lavoro, di mettere l’arte al livello delle ingiurie, di sporcare la mia opera».