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“È venuto giù tutto”. Tragedia in montagna, un morto e 4 feriti durante l’escursione

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Crolla seracco sul Monte Bianco, un morto e 4 feriti

Nella notte tra il 4 e il 5 agosto 2024, il Monte Bianco ha vissuto una tragedia che ha scosso la comunità alpinistica e non solo. Un seracco, una grande massa di ghiaccio, si è staccato dal ghiacciaio, travolgendo un gruppo di alpinisti sulla via normale dei Trois Mont-Blanc, a circa 4.100 metri di altitudine. L’incidente è avvenuto intorno alle 3 del mattino e ha causato la morte di un giovane alpinista, mentre altre quattro persone sono rimaste ferite, di cui una in condizioni molto gravi. Secondo le prime ricostruzioni, il crollo del seracco ha coinvolto un gruppo di circa 15 alpinisti che stavano affrontando la salita verso la vetta del Mont Blanc du Tacul, che raggiunge i 4.248 metri.

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Il distacco del ghiaccio è avvenuto in un momento di particolare vulnerabilità, con le temperature elevate che hanno reso il ghiaccio instabile. I soccorsi sono stati immediati, con il Peloton de gendarmerie de haute montagne di Chamonix che ha attivato le operazioni di recupero e soccorso. Le operazioni di salvataggio sono state complicate dalle condizioni meteorologiche e dalla difficoltà di accesso al luogo dell’incidente.

Crolla seracco sul Monte Bianco, un morto e 4 feriti


Crolla un seracco sul Monte Bianco, un morto e 4 feriti

Nonostante gli sforzi, il giovane alpinista è stato trovato privo di vita, mentre i feriti sono stati trasportati d’urgenza all’ospedale di Chamonix per ricevere le cure necessarie. La notizia della tragedia ha suscitato un’ondata di commozione tra gli appassionati di montagna e la comunità locale. Molti alpinisti e guide alpine hanno espresso il loro cordoglio per la perdita del giovane, sottolineando l’importanza di rispettare le condizioni della montagna e di essere sempre preparati ad affrontare situazioni di emergenza.

L’incidente ha riacceso il dibattito sulla sicurezza in montagna, in particolare riguardo ai rischi legati ai cambiamenti climatici. Le temperature elevate di questi giorni hanno reso i ghiacciai più vulnerabili, aumentando il rischio di crolli e distacchi. Gli esperti avvertono che le condizioni climatiche instabili possono portare a situazioni pericolose, e che è fondamentale monitorare attentamente le previsioni meteorologiche prima di intraprendere ascensioni in alta quota.

Questo tragico evento non è isolato. Ricordiamo che nel luglio 2022, un altro crollo di ghiaccio sulla Marmolada aveva causato la morte di 11 persone e ferito altre 8. Gli incidenti di questo tipo evidenziano la necessità di una maggiore attenzione alla sicurezza degli alpinisti e alla gestione dei ghiacciai. Le autorità locali e le associazioni di alpinismo stanno lavorando per migliorare le misure di sicurezza e informare gli alpinisti sui rischi associati a queste attività.

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