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“Non ci credevano”. Erano nella soffitta del figlio 22enne, la scoperta choc dei carabinieri

  • Italia
Un tesoro nella soffitta

Un tesoro nella soffitta di un appartamento di Gussago, comune italiano di 16mila abitanti situato in Franciacorta, provincia di Brescia, in Lombardia. Il ritrovamento è avvenuto da parte dei carabinieri de alla guardia di finanza dopo la scoperta di qualche giorno fa a casa dei coniugi Giuliano Rossini e Silvia Fornari.

Il tesoro recuperato all’interno della soffitta dell’appartamento di proprietà del figlio 22enne della coppia è stato sequestrato e ora sono aperte le indagini, che contano ben settantasette indagati. Secondo gli inquirenti, il ritrovamento del tesoretto – ben occultato nel sottotetto della casa del 22enne – costituisce la prova principale e schiacciante del reato.

Un tesoro nella soffitta


Un tesoro nella soffitta, recuperato un milione di euro a Gussago

Un milione di euro, un vero tesoro recuperato nella soffitta della casa del figlio della coppia finita nel mirino dei carabinieri e della guardia di finanza la scorsa settimana dopo il ritrovamento degli 8 milioni di euro occultati nel giardino della loro abitazione. Fatture false per oltre mezzo miliardo, fondi neri, 93 milioni di tasse evase, questo il giro di affari della famiglia Rossini-Fornari.

Secondo gli inquirenti, il tesoro trovato nella soffitta della casa del figlio della coppia, fa parte del denaro riportato in Italia dagli ‘spalloni’ dai conti correnti aperti all’estero, in Romania, Croazia, Bulgaria e persino in Cina. La famiglia è ritenuta a capo di un’organizzazione criminale dedita alla sistematica evasione del fisco, attraverso l’emissione di fatture false per oltre mezzo miliardo di euro.

Giovedì 15 settembre i carabinieri e la guardia di finanza hanno trovato un altro milione di euro in pacchi di banconote da 20, 50 e 100 euro nascosti nella soffitta. Il ragazzo si è avvalso della facoltà di non rispondere. Per gli inquirenti “si sarebbe occupato principalmente della creazione delle fatture false per operazioni inesistenti e di falsi documenti di trasporto delle società cartiere, e di consegnare il denaro ai clienti a restituzione dei pagamenti delle false fatture”.

Due milioni e mezzo trovati nel frigorifero. La scoperta choc: di chi sono tutti quei soldi

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