Una terribile tragedia ha scosso un’intera città. Un ragazzo molto conosciuto nel mondo del calcio, Rosolino, è stato ucciso a soli 22 anni in circostanze assurde. Lui era considerato una grande promessa del pallone, infatti si ispirava a dei campioni e aveva militato anche in compagini importanti. Poi la decisione di lasciarlo e di mettere da parte l’obiettivo di approdare fino ai massimi livelli, ovvero nella Serie A italiana.
E ora, a pochi giorni dal Natale, la sua vita è finita davvero troppo presto. Rosolino è stato ucciso a 22 anni nei bagni di una discoteca, dove si era recato per trascorrere una bellissima serata in compagnia di amici. Qualcosa però è andato storto improvvisamente e la situazione è degenerata, fino al suo omicidio, che ha causato un gravissimo lutto alla sua famiglia.
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Rosolino ucciso a 22 anni in una discoteca: era una promessa del calcio
Purtroppo Rosolino, che di cognome faceva Celesia, è stato ucciso brutalmente in discoteca con alcuni colpi di pistola, sparati in seguito ad una rissa. Il 22enne è stato centrato al torace e al collo e non c’è stato niente da fare. Il fattaccio si è verificato a Palermo, in via Pasquale Calvi, poi c’è stato il trasferimento d’urgenza in ospedale dove i medici non sono riusciti a salvargli la vita.
Ad indagare sul delitto è adesso la polizia, che sta lavorando per rintracciare al più presto l’assassino dell’ex calciatore. Classe 2001, Celesia era stato nella scuola calcio di Totò Schillaci e poi nel settore giovanile di Trapani, Torino e Palermo. Coi granata militava nell’Under 17 poi aveva avuto esperienze anche nei Dilettanti con le maglie di Marsala e Troina. Circa due anni fa si era ritirato dal calcio. Anche suo padre è molto conosciuto.
Il papà Gianni Celesia è un cantante neomelodico noto nel quartiere Cep di Palermo ed ex consigliere della sesta circoscrizione comunale della città siciliana. Il 22enne aveva come punto di riferimento l’ex Juventus, bomber Alvaro Morata.