Lutto in Italia per la scomparsa del giornalista. È morto nella notte a Roma all’età di 81 anni. Era nato a Bologna il 27 maggio del 1942, dopo una lunga carriera nel mondo del giornalismo italiano e tra le fila delle redazioni dei più grandi quotidiani nazionali come il Corriere della Sera, Il Mattino e Il Messaggero, per i quali è stato anche direttore.
Ha iniziato giovanissimo a scrivere per alcune testate locali, per trasferirsi poi nella Capitale, dove ha iniziato a lavorare prima con ‘Paese Sera’, poi con il ‘Corriere della Sera‘ dove è rimasto per vent’anni. Si è dedicato alla cronaca giudiziaria, poi inviato speciale e negli ultimi anni capo dell’edizione romana del quotidiano di via Solferino.
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Morto Paolo Graldi, il giornalista italiano aveva 81 anni
Nel corso della sua carriera ha seguito tutti i principali fatti di mafia e di terrorismo in Italia e all’estero di quegli anni. Il giornalista Paolo Graldi è stato vice direttore con Sergio Zavoli al Mattino di Napoli. Direttore dalla Fondazione Banco di Napoli nell’ottobre del ’94, è rimasto al timone del quotidiano di via Chiatamone fino al 2001 quando, chiamato dall’editore Franco Gaetano Caltagirone, diventa direttore de ‘Il Messaggero’.
Al Messaggero resta per tre anni, poi viene nominato direttore editoriale. Qui rimane come editorialista del gruppo, scrivendo per il Messaggero, il Mattino e Il Gazzettino di Venezia. Paolo Graldi ha collaborato per la televisione per tutte le trasmissioni del grande giornalista Enzo Biagi ed è stato caporedattore con Sergio Zavoli per la realizzazione de ‘La notte della Repubblica’ e ‘Viaggio intorno all’uomo’.
Ha firmato per Raiuno l’inchiesta in venti puntate ‘Io e il fumo’, ‘Io e il telefono’, ‘Io e il Cibo’ e numerose inchieste per ‘Scatola aperta’. Da cinque anni Paolo Graldi era presidente della Scuola Superiore di Giornalismo presso la Università Internazionale Luiss di Roma.