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Trifone e Teresa, si parla di delitto perfetto. Ma ecco l’unico modo per capire chi è il killer

  • Italia

 

Nuovi particolari dalle indagini sul duplice omicidio che ha visto uccisi, con cinque colpi di pistola sparati a sitanza ravvicinata, Trifone Ragone e la sua fidanzata, Teresa Costanza. Il quadro che si va delineando di quella sera sarebbe quello di un omicidio premeditato con la probabilità di essere stato studiato quasi come un delitto perfetto. Una ricostruzione attenta di quel drammatico evento è proposta dal Messaggero Veneto secondo il quale il killer potrebbe avere studiato nei dettagli il duplice omicidio al parcheggio del palazzetto dello sport di Pordenone. Il pool di carabinieri che sta indagando ormai da quasi quattro settimane – dopo avere sentito 250 testimoni tra Pordenone, Milano e Puglia, e averne risentiti 25 per dettagli e delucidazioni – in attesa dei riscontri delle analisi di laboratorio si è concentrato sulla videosorveglianza pubblica e privata della città e di Cordenons. Centinaia di ore di registrato da analizzare, frame da isolare, targhe da trascrivere e identificare.(continua dopo la foto)


C’è soprattutto il particolare delle telecamere nelle riflessioni degli inquirenti. Se il killer ha compiuto un delitto pressoché perfetto non è escluso che abbia pure studiato l’itinerario della fuga. In Via Interna sono attive tre telecamere, che registrano a 360 gradi: una posizionata davanti ai vigili del fuoco, una davanti al Kennedy, la terza, all’incrocio con via Concordia. Gli investigatori escludono che sia fuggito da questa parte e direttamente verso la Pontebbana, rischiando di essere registrato. Il killer avrebbe optato per un percorso interno alla città. Il killer sembra essere fuggito seguendo un itinerario dove non ci sono telecamere, facendo sorgere il dubbio che abbia attentamente studiato il luogo dell’esecuzione: un parcheggio semioscuro, una cabina elettrica dietro la quale nascondersi, un via vai di gente che non avrebbe destato sospetto, videosorveglianza puntata sul marciapiede attorno al palasport e non nell’area pubblica. Ma potrebbe avere commesso un errore ed è proprio dalle telecamere che potrebbe arrivare il volto del killer.

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