Due tragedie avvenute a cavallo tra gli anni ’60 e ’70 in Oklahoma, negli Stati Uniti di cui è tornato a parlare in questi giorni il Washington Post. La terribile vicenda della famiglia Williams iniziò il 20 novembre 1970, quando il 16enne Jimmy era uscito con due amici, Leah Johnson e Thomas Rios, dicendo ai suoi genitori che sarebbe andato a vedere una partita di football in un liceo. Il giorno dopo il ragazzo avrebbe dovuto anche ritirare il proprio stipendio nel negozio in cui lavorava, ma sparì nel nulla. E con lui, i suoi due amici e la sua auto. Da quel giorno per i genitori di Jimmy è stata odissea, cercando ovunque il figlio nei paesi intorno alla cittadina di Sayre e di Elk, dove si era giocato quel match di football americano. La mamma di Jimmy, nella speranza di vedere il figlio tornare a casa, continuò nel corso degli anni a preparare una torta in occasione del compleanno. Nel settembre dello scorso anno, però, la polizia stava testando il sonar nel lago di Foss, non lontano da Sayre, quando le apparecchiature hanno rilevato la presenza di un’auto sul fondale. Non solo: pochi metri più in fondo, c’era un’altra vettura. Entrambi i veicoli contenevano dei resti umani, ovviamente irriconoscibili a causa della permanenza prolungata in acqua. Per identificarli c’è voluto il test del dna: tre corpi sono di Jimmy e dei suoi amici, gli altri cadaveri sono di Cleburn Hammack, John Porter e Nora Duncan, rispettivamente 42, 69 e 58 anni al momento della loro scomparsa, che risale al 1969. Le famiglie ora vogliono giustizia. Gli inquirenti sono certi che si sia trattato di un incidente, ma la famiglia di Jimmy vuole che la verità venga fuori. E che venga dichiarato il poco impegno della polizia.
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