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“Ti lego come un cane”. Botte, insulti e sedativi agli anziani: scoperta un’altra casa di riposo degli orrori. Cosa succedeva là dentro

L’operazione ‘Ade’ è scattata questa mattina. A guidarla, su mandato della Procura della Repubblica, la Guardia di Finanza di Latina. 3 persone sono finite in arresto. Pesantissima l’accusa: violenza privata e maltrattamenti, aggravati dalla circostanza dell’aver commesso il fatto in danno di persone ricoverate presso strutture sociosanitarie, documentando inequivocabilmente l’utilizzo di metodi di vessazione fisica e psicologica, nei confronti degli anziani, costretti a vivere in uno stato di costante soggezione e paura, oltre che di disagio psico-fisico.

Comportamenti reiterati che avevano fatto della struttura un autentico inferno. “Nell’arco delle indagini, sono state individuate numerose condotte di maltrattamento poste in essere in danno di persone psicologicamente fragili, disabili ed indifese: un vero e proprio regime di vita vessatorio, mortificante ed insostenibile, fatto di continue ingiurie e minacce, nonché di violenze fisiche e verbali, con offese ed insulti. In taluni casi, al fine di tacitare i degenti della struttura residenziale”, si legge nella nota diffusa dalla Guardia di Finanza. Continua dopo la foto


E ancora: “Venivano somministrati farmaci agli anziani in modo superficiale e talvolta anche con l’uso della forza. In altre circostanze, al fine di far cessare le lamentele degli anziani ospiti, i medesimi venivano minacciati di subire punture di farmaci non meglio precisati, oppure di essere esposti alle intemperie esterne”. Continua dopo la foto


“In diversi casi, inoltre, non venivano prese in considerazione neanche le richieste di soddisfacimento di bisogni primari ed essenziali, quali l’alimentazione, la necessità di essere lavati o andare in bagno, oppure di parlare al telefono con i propri familiari. A tutto ciò, si aggiunga che venivano assolutamente ignorate tutte le prescrizioni imposte dall’attuale emergenza sanitaria per la prevenzione del contagio da COVID-19, in quanto nessun dipendente della struttura indossava D.P.I.”. Continua dopo la foto

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Particolarmente drammatico un passaggio riportato dal Messaggero in cui un operatore urla contro un anziano: “Ti lego come un cane”. Il gip del Tribunale di Latina, oltre ad emettere le richiamate misure cautelari personali, ha disposto il sequestro dell’intera struttura, con ricollocamento degli attuali ospiti presso altre strutture idonee, di concerto con il Dipartimento di Prevenzione dell’ASL di Latina, nel rispetto e con le cautele imposte dalle norme vigenti, anche in relazione all’emergenza epidemiologica da COVID-19.

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