Ancora due giorni per lasciare il Teatro Valle. Scade il 31 luglio la deadline che l’assessore alla Cultura di Roma, Giovanna Marinelli, ha imposto agli occupanti della struttura. Nei piani dell’amministrazione capitolina il Valle dovrà passare nel più breve tempo possibile alla Soprintendenza nazionale «per i necessari improcrastinabili lavori di messa a norma» per poi essere affidato a Teatro di Roma che ha la gestione dei teatri Argentina e India. Questa, per il comune, è la garanzia, fatta agli occupanti – che però non accettano un ordine di sgombero a così breve giro – che il Valle resterà in mano pubblica, sventando ogni ipotesi di privatizzazione.
Intanto la Corte dei Conti ha chiesto un’audizione al sindaco Ignazio Marino dando seguito all’indagine sulla valutazione di un possibile danno erariale. Nei tre anni di occupazione, difatti, il Campidoglio ha continuato a pagare le utenze della struttura.