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“Trovata in un lago di sangue”. Uccide la moglie a coltellate. La scoperta sul marito durante i soccorsi

  • Italia

Ha ucciso la moglie con un coltello, poi ha tentato di togliersi la vita. È successo nella tarda serata di ieri a Taranto in località Salinella. L’uomo, Cosimo Marseglia di 75 anni, è stato trasportato presso l’ospedale Santissima Annunziata di Taranto ed è vigile e cosciente. Niente da fare per la moglie, la 71enne Maria Greco, trovata in un lago di sangue. Ancora pochi i dettagli sulla vicenda. Sono in corso le indagini da parte degli inquirenti per cercare di ricostruire la dinamica di quanto successo.


Secondo quanti di apprende l’uomo, pensionato ex Ilva di Taranto, avrebbe inferto diversi fendenti alla moglie, casalinga, poi avrebbe rivolto l’arma contro se stesso procurandosi diversi tagli. All’arrivo dei soccorsi era riverso sul pavimento sanguinante, ma ancora vivo. Sempre secondo le prime indiscrezioni, pare che l’omicida soffrisse di depressione. “Siamo sconvolti per quanto accaduto” hanno dichiarato alcuni vicini della coppia.

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Chi li conosceva ha descritto una coppia apparentemente normale che negli ultimi tempi aveva avuto dei problemi dovuti allo stato di salute di Marseglia. La malattia del 75enne, originario di Taranto, avrebbe portato la moglie Maria, casalinga, ad uscire di casa sempre meno. I vicini hanno inoltre raccontato che Marseglia sosteneva di avvertire spesso dei rumori nella testa che non lo rendevano tranquillo. Al contrario della compagna, però, usciva di casa regolarmente.

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Le indagini dei carabinieri sono coordinate dal sostituto procuratore di Taranto Enrico Bruschi. Quello di ieri sera è solo l’ultimo femminicidio. In circostanze analoghe, una settimana fa, era morta una donna di Somma Vesuviana. Una donna di 63 anni era stata uccisa a coltellate nel parcheggio di un supermercato a Somma Vesuviana, in provincia di Napoli.

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Il caso di Taranto conferma la statistica secondo la quale le donne muoiono prevalentemente in famiglia, mentre gli uomini per mano di sconosciuti. Ad uccidere, sono soprattutto gli uomini e, in generale, le donne che commettono reati sono circa il 18% del totale. La fotografia che ci restituiscono i dati delle forze dell’ordine e dell’Istat è chiara e descrive il fenomeno ormai strutturale della violenza maschile contro le donne e, con esso, del femminicidio.

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