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“Dal 3 giugno non può cambiare”. La precisazione del governo sulla fase 2

C’è gente che non fa altro che attendere il 3 giugno: è questa la data del tanto atteso spostamento tra regioni. Tuttavia alcune regioni hanno già iniziato ad anticipare l’apertura dei loro confini. Gli spostamenti tra comuni e province di Regioni diverse e confinanti, però, possono avvenire solo per motivi di urgenza. A quanto si apprende, lo ha precisato il ministro della Salute Roberto Speranza, rispondendo in una lettera alla Conferenza delle Regioni. Sui territori negli ultimi giorni c’erano state aperture sul tema, ma il governo frena e al momento la data ipotizzata per la ripresa degli spostamenti tra Regioni resta quella del 3 giugno. Intanto “da domani chi vive in Liguria nei Comuni confinanti potrà spostarsi nelle regioni limitrofe per far visita ai congiunti con rientro in giornata”.

A specificarlo è la Regione Liguria, dopo quanto già stabilito dall’ordinanza del presidente Toti emanata domenica a seguito dell’intesa raggiunta con il governo che diventa operativa da domani, dopo la comunicazione inviata oggi ai presidenti di Piemonte, Toscana ed Emilia Romagna. La comunicazione è stata contestualmente inviata da Toti anche ai prefetti di Genova, Savona, Imperia, La Spezia, Parma, Piacenza, Massa Carrara, Alessandria e Cuneo. Le persone interessate dovranno portare con sé copia dell’autocertificazione che attesta la presenza del congiunto nel comune limitrofo a quello di residenza nella regione confinante. (Continua a leggere dopo la foto)


“Abbiamo finalmente posto rimedio – commenta il governatore ligure- ad un problema che ci era stato sollevato da più parti, in relazione agli spostamenti tra regioni, vietati fino ad oggi. Con la comunicazione inoltrata oggi ai presidenti di Regione coinvolti e contestualmente ai prefetti, non ci sarà più alcun problema”. (Continua a leggere dopo la foto)

Più in generale, gli spostamenti tra Regioni sono consentiti solo per motivi di lavoro, urgenza, necessità ma dai primi di giugno ci si potrà muovere con maggiore libertà, non per tutti. Come spiegato dal Corriere della Sera, le riaperture infatti sono condizionate dal report settimanale che fornirà le indicazioni per concedere il via libera agli spostamenti interregionali. Lo scopo è di impedire movimenti dalle Regioni che hanno maggior numero di contagi, rischiando quindi di diffondere il virus. (Continua a leggere dopo la foto)

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Per cercare di evitarlo il Governo sta studiando l’ipotesi di creare contatti solo tra Regioni che hanno lo stesso Rt, ovvero tasso di contagiosità. I parametri dell’Rt verranno valutati in base al numero dei tamponi, ai positivi, al tasso di mortalità e sulla scia di questi numeri si consentirà ai vari territori l’apertura o meno. Da una Regione a rischio alto o moderato non ci si può spostare in una a rischio basso, ma resta il dubbio sul come muoversi.

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