Lutto a Osimo, in provincia di Ancona, nelle Marche, per la scomparsa di Leonardo Tortolani, 14 anni da compiere a luglio. Una vita spezzata ancora nel fiore degli anni. Una tragedia che ha colpito tutti quelli che conoscevano il bambino e la sua famiglia. Appena appresa la notizia il sindaco di Osimo, Simone Pugnaloni, ha scritto un post sui social per ricordare il piccolo e stringersi intorno alla famiglia, devastata dal dolore.
“Una tragedia ha colpito la nostra città. A nome mio personale e di tutta Osimo mi stringo attorno al dolore della famiglia Tortolani. Alla famiglia, a Sara (la mamma, ndr) che conosco da sempre, rivolgo le più sentite condoglianze. Perdere un figlio così giovane è un duro colpo. Una malattia che Leonardo ha provato a sconfiggere e non ci è riuscito. Dall’alto dei cieli Leonardo può stare certo che il nostro calore avvolgerà i suoi genitori, i suoi fratelli del nostro amore. Osimo e gli osimani ti porteranno sempre nel cuore”, ha scritto il primo cittadino
Osimo, sconfitto dalla malattia a soli 14 anni: addio a Leonardo
Leonardo Tortolani è stato sconfitto da un male che non gli ha lasciato scampo, ma contro il quale, spiegano i quotidiani locali, ha combattuto coraggiosamente per un anno. Se n’è andato ieri, all’Ospedale di Torrette, dove era ricoverato. Il quattordicenne lascia la mamma, il papà, un fratello e una sorella. Anche l’USD Osimana, dove Leonardo giocava, ha voluto ricordare il giovane scomparso con un post affidato alla loro pagina ufficiale.
“Ci piace ricordarti sorridente, correre dietro al pallone e gioire con i tuoi compagni. Non dimenticheremo mai uno dei nostri. Ai familiari il più grande abbraccio da tutta la famiglia giallorossa”, si legge sulla pagina ufficiale della squadra. La salma di Leonardo Tortolani è esposta presso la casa funeraria Re a padiglione di Osimo. I funerali si svolgeranno mercoledì 15 maggio alle ore 15 presso la Chiesa di San Carlo.
Poco più di un mese fa la mamma scriveva sui social un messaggio di incoraggiamento a tutti a donare alla ricerca: “Dobbiamo sostenere la ricerca in tutte le maniere. È davvero l’unica speranza per determinati tumori”.