“Il mondo salvato dai bambini”, “impariamo dai più piccoli a fare la pace”, “un abbraccio vince la guerra” …chissà quanta retorica si sarà sprecata per vent’anni davanti a una delle foto simbolo del conflitto tra israeliani e palestinesi, l’immagine della speranza che i due popoli possano convivere pacificamente. Mostra di spalle un bimbo con la kefiah e uno con la kippah che si abbracciano guardando Gerusalemme. Fu scattate nel 1993, dopo gli accordi di Oslo, dalla fotoreporter americana Ricki Rosen per la rivista canadese Maclean. Ora si scopre che era “falsa”. (continua dopo la foto)
In realtà quei due bambini, ha svelato il quotidiano Haaretz, erano entrambi israeliani. Zemer Aloni, figlio di una giornalista del Jerusalem Post, posò con uno dei suoi migliori amici di allora, Zvi Shapiro. La stessa Rosen ha spiegato di non aver nemmeno provato a cercare un bimbo paestinese: “Pensavo che sarebbe stato difficile. Le relazioni erano collassate dopo la prima Intifada, e i palestinesi temevano di farsi vedere insieme agli israeliani perché i collaborazionisti venivano uccisi”. Di qui la decisione di far “travestire” uno dei con una kefiah. La fotoreporter, però, difende la sua scelta: “Volevo fare una immagine allegorica, non documentale”.