Si sono attivate immediatamente le operazioni di ricerca per un ragazzo minorenne scomparso nella mattinata di venerdì 7 marzo a Roma. L’allarme è scattato alle 12:30, e da quel momento i vigili del fuoco stanno perlustrando senza sosta le acque del Tevere con ogni mezzo disponibile, nella speranza di rintracciare il giovane disperso. L’ultimo avvistamento è stato registrato nei pressi di Ponte Principe Amedeo Savoia.
A segnalare l’accaduto è stato un operaio impegnato nei lavori sulla banchina del fiume, il quale ha assistito a una scena drammatica: il ragazzo si è spogliato, ha lasciato i suoi vestiti sul ponte e si è gettato nel Tevere. Da quel momento, nessuno lo ha più visto riemergere.
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Il racconto del testimone: “Nuotava male, poi è andato giù…”
Secondo il racconto fornito dall’operaio ad Adnkronos, il giovane sembrava avere difficoltà a nuotare: “Nuotava male, poi un vigile urbano che era lì con noi lo ha chiamato, gli diceva ‘Vieni qui, vieni qui’, ma lui ha continuato a nuotare cercando di raggiungere l’altra sponda. Dopo poche bracciate, è andato giù e non si è più visto“.

Le autorità hanno subito dato il via a un’operazione di soccorso su vasta scala. Sul posto sono intervenuti elicotteri, sommozzatori, unità fluviali e squadre di soccorso speleo-alpino-fluviale, mentre la polizia ha avviato le indagini per cercare di ricostruire con esattezza le dinamiche dell’incidente.


A distanza di ore dall’allarme, le ricerche proseguono senza sosta, con il coordinamento delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco. Al momento, non è chiaro se il giovane abbia deciso volontariamente di tuffarsi nel fiume o se ci siano altri elementi che possano spiegare l’accaduto. La speranza è quella di poterlo ritrovare al più presto, mentre le autorità continuano a monitorare il corso del Tevere con tutti i mezzi a disposizione.