Scomparsa della piccola Kata, arrivano i risultati sulle tracce di sangue. Sono stati resi noti i risultati degli esami effettuati sulle tracce di sangue rinvenute sui rubinetti di tre stanze dell’hotel Astor dal quale la bambina di 5 anni è scomparsa lo scorso 10 giugno. Mia Kataleya Chiclo Alvarez viveva nella struttura, occupata abusivamente, insieme ai suoi genitori ed altri cittadini sudamericani e rumeni.
Un paio di settimane fa la Procura aveva indagato cinque persone, tra le quali due zii della bambina scomparsa, il 19enne Marlon Edgar Chicclo e Abel Alvarez Vasquez. Quest’ultimo è in carcere a seguito dell’inchiesta sul presunto racket delle stanze nell’ex hotel Astor. Per gli investigatori il movente del rapimento – o peggio dell’omicidio – della piccola Kata sarebbe una ritorsione nell’ambito del mercato dell’affitto delle stanze dello stabile occupato.
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I risultati degli esami sulle tracce di sangue trovate nell’hotel
Sono arrivate le conclusioni dei primi esami genetici eseguiti dal medico legale Ugo Ricci, responsabile dell’Equipe Genetica Forense dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi. Il professionista incaricato dalla Procura, che sta indagando per sequestro di persona a scopo di estorsione, ha evidenziato che le tracce di sangue trovate sui rubinetti non appartengono alla piccola Kata. Neppure nei due trolley e nella valigia sequestrata sono state trovate tracce biologiche riconducibili alla bambina.
L’ipotesi degli investigatori è che Kata possa essere stata portata via dall’albergo dentro dei trolley o una valigia oppure uccisa nella stessa struttura. I risultati di queste prime consulenze sono stati consegnati ai pm Luca Tescaroli, Christine von Borries e Giuseppe Ledda titolari dell’inchiesta. Presto, nei prossimi giorni, le squadre specializzate dei carabinieri svolgeranno un nuovo e più completo sopralluogo nell’ex hotel per cercare nuove tracce di Kata.
Tre delle cinque persone indagate sono state riprese dalle telecamere mentre uscivano con una valigia e due trolley che avrebbero potuto contenere la bambina. Gli stessi sono stati riutilizzati anche il 17 giugno quando hanno sgomberato la struttura. Le stanze dove sono state trovate tracce ematiche erano occupate dagli altri due indagati, gli zii. Al momento non è esclusa la pista che Kata sia stata rapita e trasferita in Perù. Nei giorni scorsi i genitori Kata, Miguel Angel Romero Chicclo e Katherine Alvarez Vasquez, hanno fornito nuovi elementi alla Procura dopo un ulteriore sopralluogo nell’ex hotel Astor.
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