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Orrore in famiglia: uccide moglie, suocera e figli di 2 e 5 anni prima di togliersi la vita

  • Italia

Tragedia a Sassuolo dove un uomo ha ucciso la moglie, la suocera e due figli di 5 e 2 anni, probabilmente con un coltello, e poi si è tolto la vita. Il dramma si è consumato in via Manin, in un orario approssimativo tra le 15 e le 16 di mercoledì 17 novembre. Tutta la zona è stata isolata. Sono intervenute la polizia e i carabinieri con gli esperti della Scientifica e dei Ris che ora sono all’interno dei locali della casa dove è avvenuta la strage. Ancora frammentarie le informazioni.


Secondo le prime ricostruzioni, riportate dal Resto del Carlino: “l’uomo avrebbe ammazzato prima la moglie, poi i due bambini maschi e a seguire la madre di lei, 64 anni. Al momento gli elementi emersi sono pochi per riuscire a ricostruire la dinamica di una simile tragedia. Quel che è certo è che due bimbi di cinque e due anni insieme alla loro mamma e probabilmente nonna sono stati trovati deceduti accanto al corpo del padre che”. Sconvolta la comunità di Sassuolo.

omicidio sassuolo


Sassuolo, solo ieri l’omicidio nel Viterbese

La tragedia di Sassuolo segue di meno di 24 ore quella di Vetralla, in provincia di Viterbo con l’omicidio del piccolo Matias, 10 anni, morto per mano del padre Mirko Tonkov, manovale polacco di 44 anni. L’omicidio è avvenuto proprio nel luogo dove un bimbo dovrebbe sentirsi al sicuro e protetto, ovvero in casa. Un pomeriggio che purtroppo per il piccolo Matias si è rivelato fatale. Un’intera comunità sotto choc non appena appresa la notizia dell’omicidio avvenuto in casa.

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Il piccolo bambino di appena 10 anni è stato letteralmente sgozzato. Una coltellata, come nel caso di Sassuolo anche se nel caso del bimbo di Vetralla è stato colpito alla gola, inferta dal padre e per Matias nulla da fare. “Il padre del bambino è stato trovato privo di conoscenza in un’altra stanza dell’abitazione alla quale però, da qualche settimana, aveva il divieto di avvicinarsi”. Ha detto il colonnello Andrea Antonazzo, comandante provinciale dei carabinieri di Viterbo.

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Si apprende che Mirko si sarebbe allontanato da un nosocomio romano dove era ricoverato per Covid. In stato del tutto confusionale, avrebbe visto il figlio uscire da scuola. Per poi dirigersi verso l’abitazione dove la donna, da cui non era ancora separato legalmente, viveva con il piccolo Matias. Un omicidio dalle dinamiche non ancora del tutto chiare, su cui gli inquirenti hanno aperto un fascicolo di indagine.

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